di Maria Beatrice Esposito
Una commedia natalizia non priva di sana cattiveria e rifacimento del film francese Mes très chers enfants diretto da Alexandra Leclère, che racconta la storia di una famiglia il cui vero collante è il denaro. E’ Natale a tutti i costi la nuova pellicola di Giovanni Bognetti, con protagonisti Christian De Sica e Angela Finocchiaro, uscita sulla piattaforma streaming Netflix lo scorso 19 dicembre.
Quando i figli, Alessandra ed Emilio – interpretati da Dharma Mangia Woods e Claudio Colica– si allontanano dalla famiglia per andare a vivere in città, i genitori Carlo (De Sica) e Anna (Finocchiaro), escogitano una trappola per convincerli a tornare a casa per le feste Natalizie. Fingono, così, di aver ereditato da una grossa cifra da una lontana parente. L’idea funziona ma, come anticipato dal trailer, vi saranno divertenti e tragiche conseguenze.
Ma, il film, non racconta il vero Natale di Christian De Sica, che ha cosi dichiarato: “I figli partecipano al Natale perché si divertono molto”.
Allo stesso modo anche l’attrice Angela Finocchiaro, adesso al quinto film di coppia con De Sica, si è espressa dicendo: “con i figli sono appiccicosa, ma poi sono stata sempre io a spingerli via. Ultimamente ho scoperto che va bene così: se so che stanno bene sto bene anche io.”
Il giornalista, inoltre, ha voluto chiedere una precisazione all’attore riguardo l’espressione “ ‘na merda” detta all’interno della commedia dopo aver assaggiato una bottiglia di vino abruzzese; una battuta che ha irritato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio in carica da febbraio 2019, ed anche il Consorzio di tutela di vini d’Abruzzo. L’attore ha così fatto notare come la frase venga pronunciata in un determinato contesto, più comprensibile dopo la visione del film e che non era sua intenzione offendere l’Abruzzo o la qualità del vino.
Ad ogni modo, nonostante la grande attenzione alle parole pronunciate pubblicamente, il peso del politicamente corretto si fa sempre più sentire, soprattutto nel campo della comicità. Eppure, De Sica sarebbe pronto alla sfida se questa comportasse un nuovo cinepanettone in cui recitare:”Non me li hanno più offerti, se no li farei. Ho ricevuto ultimamente 1700 messaggi di persone che mi chiedevano di tornare a farli, ma a settant’anni compiuti non puoi più fare Un americano a Roma anche se sei Alberto Sordi. Eppure, è una formula che potrebbe ancora funzionare”.
