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In ”Natale a tutti i costi” un De Sica più pacato ma che non ha perso la voglia di far divertire gli italiani

Nell’ intervista l’attore chiarisce le sue opinioni sul politicamente corretto dopo le critiche sollevate da parte del presidente della regione Abruzzo e del Consorzio di tutela dei vini d’Abruzzo. Il film è su Netflix dal 19 dicembre.

In ”Natale a tutti i costi” un De Sica più pacato ma che non ha perso la voglia di far divertire gli italiani
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13 Gennaio 2023 - 12.20


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di Alessio Marri

Nell’intervista Ansa sul nuovo film di produzione Netflix disponibile dal 19 dicembre Natale a tutti i costi Christian De Sica non ha lasciato dubbi sul politicamente corretto: “Se facessi oggi un cinepanettone come quelli di Aurelio De Lurentiis andrei subito carcerato”.

Si tratta di un remake del film francese Mes très cher enfants diretto da Alexandra Leclère che sembra discostarsi dal genere del cinepanettone tanto cavalcato in passato dall’artista. È infatti una commedia, con poche volgarità, incentrata sul denaro come collante della famiglia, composta dai genitori Carlo (De Sica) e Anna (Angela Finocchiaro) e i due figli Alessandra (Dharma Mangia Woods) ed Emilio (Claudio Colica). Con l’allontanamento dei ragazzi da casa e la loro successiva decisione di passare il Natale lontano, i genitori si ritrovano costretti ad escogitare una bugia su una finta eredità per tentare di farli tornare, imbattendosi in varie e comiche conseguenze.

Continua De Sica sui cinepanettoni: “Non me li hanno più offerti, sennò li farei”. Secondo l’attore il modello dei vecchi film natalizi potrebbe ancora funzionare, inoltre sostiene che ormai i film di questo tipo incassano al botteghino per la certezza di comicità che trasmettono, e non perde l’occasione per fare chiarezza dal punto di vista del politicamente corretto. Se lo fa è perché la scena del trailer in cui definisce il vino abruzzese con la classica espressione ‘na merda’ ha sollevato polemiche da parte del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e del Consorzio di tutela dei vini d’Abruzzo. L’attore ha voluto puntualizzare “…vado spesso in Abruzzo per spettacoli e il loro vino mi piace. Il fatto è che i miei figli vengono a cena solo per i soldi e non per affetto e così dico la frase per loro e non per la qualità del vino: viva l’Abruzzo!”.

L’intervista si è svolta tra critiche al politicamente corretto ed encomi alla pura comicità intorno alla quale si sviluppa il film prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film in associazione con Sony Pictures International Productions in collaborazione con RTI. E dopo questa infarinatura non resta che vedere il film e godersi lo spettacolo.

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