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La tradizione di Matera vive anche con Kingsley e altri rifugiati

Il medico nigeriano protagonista di un progetto della Silent Academy sulla Madonna della Bruna. Con libro e mostra

La tradizione di Matera vive anche con Kingsley e altri rifugiati
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18 Giugno 2019 - 19.19


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Kingsley è un medico nigeriano. A Matera, ci informa una nota stampa della Silent Academy, ha conosciuto l’antica tradizione cartapestaia della Città dei Sassi ed è diventato “uno dei protagonisti e volto simbolo della festa più antica” del centro, quella alla Madonna della Bruna che culmina nella sera del 2 luglio quando gli abitanti di Matera assalgono e distruggono ritualmente un grande carro di cartapesta. Kingsley è protagonista anche di un libro, “Il Carro e il leone” di Andrea Semplici, che racconta l’esperienza maturata nei mesi scorsi nella Fabbrica del carro, il capannone dove viene costruito ogni anno il grande carro di cartapesta. In altre parole, la tradizione vive se si apre e qui lo praticano nei fatti, con azioni, libri, foto.

Dal 20 giugno nei laboratori della Silent Academy i maestri migranti con i materani e i turisti realizzano un’opera collettiva per la città Capitale della Cultura. “Kingsley e altri rifugiati, guidati dagli artisti Raffaele e Claudia Pentasuglia, hanno contribuito al progetto: mischiando le loro storie e i loro talenti con la tradizione popolare più importante della città”, dicono sempre dalla Silent Academy.

“Le storie, il fermento di colori, carta, gesso e colla che hanno animato la Fabbrica del carro nei mesi scorsi – inaccessibile se non agli addetti ai lavori – dal 20 giugno si sposteranno nel centro cittadino e saranno aperti alla comunità materana e ai turisti grazie alla Silent Academy – progetto di Matera 2019, prodotto dalla cooperativa sociale Il Sicomoro insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019. Dal 20 al 25 giugno i maestri del carro, i rifugiati che hanno contribuito a realizzare il Carro e gli artigiani locali, guideranno nella sede del Sicomoro (via Ridola 22, Matera) un laboratorio di comunità. Materani e turisti saranno infatti chiamati a realizzare una grande opera collettiva ispirata all’antica tradizione del Carro, opera che sarà installata il 7 luglio nel Parco del Brancaccio, in cui sorge l’omonima residenza assistenziale”.

Sempre in via Ridola, negli stessi giorni, i volti e le storie dei maestri migranti della Silent Academy saranno raccontate nella mostra fotografica “Io sono” di Luisa Menazzi Moretti, che apre giovedì 20 giugno alle 19.

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