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Si può opporre resistenza agli algoritmi?

Gli algoritmi sono ormai onnipresenti e il nuovo libro "Algorithms of Resistance", di Bonini e Trerè, svela come le persone stiano reagendo a questo potere invisibile.

Si può opporre resistenza agli algoritmi?
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11 Aprile 2024 - 10.30


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di Azzurra Arlotto

“Dove c’è potere c’è resistenza” diceva Foucault e il libro Algorithms of Resistance (2024, Editore The Mit Press), ci porta in un viaggio attraverso il mondo reale, mostrandoci come persone comuni, dai rider ai social media influencer, stiano usando la loro conoscenza degli algoritmi per opporvi resistenza.

Gli autori, Tiziano Bonini (professore di Sociologia della Comunicazione presso l’Università di Siena) ed Emiliano Treré (professore di Data Agency e Ecologia dei Media presso l’Università di Cardiff) si addentrano nel mondo della “resistenza algoritmica” dove gli individui stanno imparando a manipolare, a loro vantaggio, i sistemi stessi che li controllano e per cui lavorano.

La ricerca dei due studiosi mette in luce l’ingegno della gente comune e rivela una lotta nascosta per l’autonomia in un mondo sempre più dominato dagli algoritmi. Si può parlare di lotta, che non è solo per gli esperti di tecnologia, ma un imperativo morale per chiunque. Le parole chiave emerse dalla ricerca sono tre: agency, solidarietà e resistenza.

La capacità di modificare in qualche modo la realtà che ci circonda, attraverso delle tecniche o “trucchetti” che raggirano il sistema, si mescola a tutte le forme di solidarietà che i due autori hanno rilevato durante la ricerca. Un esempio eclatante è legato al mondo dei rider che a Napoli hanno creato uno spazio fisico, riservato ai lavoratori del settore, per poter far riemergere il contatto umano nelle ore di lavoro e rimanere vicini ai colleghi in caso di aiuto.

Il libro, disponibile in Open Access, dimostra che il potere degli algoritmi non è assoluto e offre così una prospettiva di speranza e positività. “Basato su un ricco lavoro sul campo, etnografia digitale e interviste in India, Cina, Messico, Italia e Spagna, questo libro offre un’esplorazione profondamente perspicace di come i lavoratori a cottimo, i creatori di contenuti e gli attivisti si confrontano tatticamente con gli algoritmi delle piattaforme” commenta Thomas Poell, Professore di Dati, Cultura e Istituzioni all’Università di Amsterdam.

“La superba analisi di Bonini e Treré su come gli utenti lottano con il potere degli algoritmi è una guida meravigliosa alle dinamiche che animano l’ecosistema delle piattaforme. Lettura essenziale per chiunque sia interessato ai processi sociotecnici dei media contemporanei” scrive José van Dijck, Professoressa Emerita di Media e Società Digitali all’Università di Utrecht. E ancora William Uricchio, Professore di Comparative Media Studies al MIT dichiara “Una celebrazione dell’iniziativa e della resilienza umana di fronte a una cultura algoritmica sempre più pervasiva. Bonini e Treré analizzano i molteplici modi in cui la resistenza è possibile”.

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