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Torna FMR, la rivista di arte e cultura

Franco Maria Ricci, editore, bibliofilo e collezionista d’arte, torna con 4 numeri per 4 stagioni di 'FMR', definita “la rivista più bella del mondo” dopo 20 anni di inattività.

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8 Aprile 2022 - 14.16


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“Farò solamente poche opere, ma le voglio bellissime, importanti e raffinate” affermava. Infatti, dopo il numero zero uscito nel dicembre dello scorso anno, ora arriva il numero 1 del periodico fondato nel 1982 con la volontà di proporre uno sguardo originale e senza confini sull’arte, sull’architettura e sul design.

Negli anni scorsi Laura Casalis, direttore editoriale e artistico della nuova FMR, nonché moglie di Franco Maria Ricci espresse il suo desiderio di riprenderne la pubblicazione, un sogno che si è poi realizzato solo dopo la sua scomparsa, nel settembre del 2020, grazie anche alla riacquisizione da parte della sua casa editrice.

Ha inoltre raccontato che aveva continuamente provato a riacquisire la proprietà del marchio anche prima della scomparsa del marito, ma si ritiene soddisfatta della ripresa dell’attività affermando che “è un dovere e un piacere riprendere le fila e ricominciare con una rivista che sarà la stessa, ma non la stessa, perché sono passati 20 anni da quando la pubblicavamo, sono cambiati i tempi e ora abbiamo uno staff ridotto, lavoriamo con un petit comité affinché la rivista – ha sottolineato – continui a essere la più bella del mondo”.
   

“È difficile fare bene, speriamo di farlo” è intervenuto Stefano Salis, uno dei nuovi entrati della rivista, affermando che il primo numero “è un regalo che ci ha fatto il premio Nobel turco Orhan Pamuk, che 10 anni fa ha creato il museo dell’innocenza a Istanbul, non è un museo né un romanzo, ma un’opera d’arte e le foto che sono nel primo numero sono molto più belle di quelle usate dallo stesso museo per promuoversi”.

Anche Vittorio Sgarbi ha elogiato la generosità e la sua amicizia con Ricci, tale che “parlare di lui è parlare di me”. Lo stesso Sgarbi aveva firmato una monografia su Domenico Gnoli edita da FMR nel 1983. Anche il direttore di Brera James Bradburne, il quale è un vecchio amico della rivista ha raccontato: “ho tutti numeri di Fmr, fa parte della mia vita”.

Tra i nuovi collaboratori, anche lo scrittore colombiano Héctor Abad Faciolince e la scrittrice Dacia Maraini. Tra i ritorni, invece, Giovanni Mariotti, curatore della Biblioteca Blu, e lo storico dell’arte Giorgio Antei. E infine gli amici di Brera, che hanno ospitato la presentazione.

La rivista-libro, nata per essere collezionata e conservata dagli abbonati, è pubblicata in italiano e in inglese quattro volte all’anno ed è stampata da Grafiche Milani, una delle tipografie storiche di Milano, artefice di molte delle edizioni di Franco Maria Ricci.

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