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Omaggio a Fellini per il suo anniversario di morte: a Parma la mostra “Fellini. Cinema è sogno”

Dal 18 marzo al 2 luglio la mostra-omaggio a Fellini ripercorrerà la sua carriera artistica con fotografie, costumi e locandine.

Omaggio a Fellini per il suo anniversario di morte: a Parma la mostra “Fellini. Cinema è sogno”
Federico Fellini nel set del film "Roma", girato a Cinecittà. Foto di Louis Goldman
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8 Marzo 2023 - 17.46


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Ricorre quest’anno il trentesimo anniversario di morte di Federico Fellini, uno dei più importanti e significativi registi della storia del cinema italiano e internazionale. Aveva 73 anni e dal 31 ottobre 1993 quello che rimane di lui sono gli innumerevoli film. Artista visionario e di grande talento ha saputo miscelare ritmi narrativi, immagini e visioni, dando materialità al sogno che è il grande schermo.

Nonostante si autodefinisse come “un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo“, la sua carriera è stata costellata da decine di premi ambiti, fra i quali tre Oscar per la categoria “miglior film in lingua straniera” (La strada, Le notti di Cabiria, 8½ e Amarcord), la Palma d’Oro del Festival di Cannes e il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Inoltre è stato due volte vincitore del Festival di Mosca aggiudicandosi anche l’Oscar alla carriera.

Per onorare un artista del suo calibro che ha saputo celebrare e innalzare l’artisticità italiana, dal 18 marzo al 2 luglio verrà presentata una mostra focus, organizzata e allestita dalla Fondazione Magnani-Rocca dal titolo Fellini. Cinema è Sogno: si cerca quindi di dare continuità al suo stile originale, onirico e visionario.

L’esposizione traccia i passi più significati della storia del regista attraverso differenti espressioni artistiche quali le locandine dei film più celebri, pietre miliari sia del mondo cinematografico che di quello grafico, le fotografie d’epoca, molte delle quali inedite e disegni del regista (sì, Fellini aveva iniziato la sua carriera come disegnatore e fumettista). Una parte importante, poi, riguarda quella dei costumi di scena esposti: appartenenti allo Csac di Parma, realizzati per i film e indossati da attori come Marcello Mastroianni e Donald Sutherland, questi abiti danno la possibilità di potersi immergere nell’universo cinematografico felliniano, ricordando le scene cruciali dei suoi film e immaginando di essere uno degli attori che hanno fatto la storia.

I curatori Mauro Carrera e Stefano Roffi affermano che “Parlare di Fellini ci restituisce la memoria di un’Italia piena di ambizioni e aspirazioni che oggi sembra essersi persa”. La mostra sarà allestita nella prestigiosa Villa di Mamiano di Traversetolo (Parma), dimora non sconosciuta all’amato regista: qui, infatti, è stato ospitato Nino Rota, autore delle più celebri colonne sonore dei suoi film: 8½, Giulietta degli spiriti, Satyricon, Roma, Amarcord, Il Casanova.

L’omaggio a Fellini è un omaggio che può essere esteso a tutta Italia: ricordiamo questo regista che nel suo percorso artistico ha saputo celebrare la cultura italiana, nei suoi pregi e nei suoi difetti, seguendo un via originale nella quale i confini dell’immaginazione coincidono con quelli della realtà senza, però, nessun mutuo condizionamento.

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