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Pagelle: Elodie con Big Mama domina la scena mentre con bravura e coraggio Mengoni canta “Let it be” dei Beatles

Troppi Medley nella serata dedicata alle cover. Bello il duetto fra Giorgia ed Elisa e i Coma_Cose con i Baustelle. Una serata con tante insufficienze.

Pagelle: Elodie con Big Mama domina la scena mentre con bravura e coraggio Mengoni canta “Let it be” dei Beatles
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11 Febbraio 2023 - 01.55


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di Manuela Ballo

Data la specificità della serata, non farò le solite pagelle con i voti, ma esprimerò rapidi giudizi sulle esibizioni, giudizi che si articoleranno in questo modo: Insufficiente, sufficiente, più che sufficiente, buono, ottimo.

Ariete con Sangiovanni – Centro di gravità permanente di Franco Battiato

Si sente che sono nati un ventennio dopo che Battiato aveva scritto questo capolavoro. Bravi per averci provato, ma mi hanno fatto rimpiangere Franco Battiato.
Insufficiente 

Will con Michele Zarrillo – Cinque giorni di Michele Zarrillo

Due età diverse e due voci molto diverse. In comune hanno solo questo gusto melodico un po’ retrò, inoltre Will sembra uscito da High School Musical. Non mi hanno convinto.
Insufficiente

Elodie con Big Mama – American woman dei The Guess Who (resa celebre da Lenny Kravitz)

Grande spettacolo di Elodie con Big Mama. Il pezzo è talmente famoso che hanno avuto il coraggio di interpretarlo a modo loro, anche a costo di tradire un po’ la bellezza originaria della vera versione dei The Guess Who. È bello ascoltarle e vederle insieme. Due voci e due personalità profondamente diverse che però, insieme, funzionano. Mi sono piaciute.
Ottimo

Olly con Lorella Cuccarini – La notte vola di Lorella Cuccarini

Strana accoppiata lui un gigione rapper lei che rimane Cuccarini nonostante siano passati tanti anni. Quando si muove resta comunque fantastica. Brutta canzone, buona esecuzione.
Insufficienti

Ultimo con Eros Ramazzotti – Medley di Eros Ramazzotti

Una voce educata come quella di Ultimo accoppiata alla stravagante e nasale voce di Ramazzotti rende il Medley ascoltabile. È un pezzo di storia della musica italiana di fine e inizio secolo. Piacerà molto, ma a me lascia molto perplessa, sarà che Ramazzotti non l’ho mai capito.
Sufficiente

Lazza con Emma e Laura Marzadori – La fine di Nesli, nella versione di Tiziano Ferro

La canzone i piace, è bella. Il violino di Laura Marzadori è eccezionale. Lui pure con un ritmo particolare regge la scena, lei quasi non si sente eppure Emma sempre avuto una gran voce. 
Più che sufficiente

Tananai con Don Joe – Vorrei cantare come Biagio Antonacci di Simone Cristicchi

Fu un tormentone di una delle tante estati italiane. Tananai e Don Joe mantengono viva la forza del tormentone. Pure con un ritmo diverso dove si sente la mano del fondatore dei Club Dogo. Il gioco funziona perché entra a sorpresa Biagio Antonacci che canta “Sognami”. E lo fa come se fosse Biagio Antonacci.
Buono

Shari con Salmo – Diavolo in me, medley di canzoni di Zucchero

Già l’idea di fare dei Medley non va bene rispetto al tipo di serata. Ma questo lo hanno fatto anche altri. In questo caso Shari e Salmo non rendono minimamente il blues e la musica di zucchero. Lo usano solo come pretesto. Vedere Salmo che imita zucchero mi fa rabbrividire. Non è per niente in sé.
Insufficiente 

Gianluca Grignani con Arisa – Destinazione Paradiso di Gianluca Grignani

La canzone non è bella, ma le due voci sono adattissime a stare insieme. Lui profondo, lei con la sua solita bella voce. Insieme funzionano. Una stravaganza che funziona benissimo.
Più che sufficiente

Leo Gassmann con Edoardo Bennato e Quartetto Flegreo – Medley di Edoardo Bennato

L’isola che non c’è di Bennato continua a funzionare. L’attacco con una canzone di impegno pacifista, il resto è un insieme di pezzi conosciuti del cantante napoletano. Leo Gassmann ha il buon gusto di assecondare il maestro e il Quartetto flegreo. Nostalgia per i sessantenni e possibilità di conoscere un pezzo di storia della musica per i più giovani.
Buono

Articolo 31 con Fedez – medley degli Articolo 31

Domani smetto, che bell’ attacco. Sono i soliti Articolo 31, quelli delle origini. Fanno venir voglia di saltare. Momento nostalgia per i molti fan del duo. Fedez si integra perfettamente ai due che, naturalmente, dominano la scena. Con Ohi Maria fanno ballare l’intero Ariston.
Buono

Giorgia ed Elisa – Luce (tramonti a Nord Est) di Elisa e Di sole e d’azzurro di Giorgia

Sono considerate due tra le voci femminili più brillanti del panorama musicale italiano. In questa serata si scambiano un omaggio cantando i due pezzi che le hanno rese famose. Buona musica e belle voci. Insieme danno il massimo. Se c’è un difetto è che le loro voci sono troppo simili.
Ottimo

Colapesce e Dimartino con Carla Bruni – Azzurro di Vito Pallavicini e Paolo Conte

Carlà sembra un’educanda. Poi quando arrivano Colapesce e Dimartino si vivacizza il tutto. Lo sanno di toccare uno dei testi cult della musica italiana. Lo sanno che di mezzo c’ è Paolo Conte e Celentano. Lo sanno che di mezzo c’è una delle musiche italiane più ascoltate nel mondo. La loro bravura e intelligenza è di affrontarla con leggerezza, coinvolgere il pubblico e di non cercar confronti con l’esecuzione dei due mostri della musica.
Più che sufficiente 

I Cugini di Campagna con Paolo Vallesi – La forza della vita di Paolo Vallesi e Anima mia dei Cugini di Campagna

Nonostante capisca che sono esistiti questi mondi e questo modo di cantare devo fare un grande sforzo per poterli apprezzare. Per fortuna “Anima mia” l’ho sentita cantare da diverse generazioni che mi hanno preceduta e soprattutto da Paolo Bitta in Camera Cafè e quindi riascoltarla tutto sommato mi ha portata indietro nel tempo.
Insufficienti

Marco Mengoni con il Kingdom Choir – Let it be dei Beatles
È  stato coraggioso Mengoni ad affrontare un testo sacro come “Let it be” dei Beatles. Lo ha approcciato con un tono di voce giusto e più che altro facendosi accompagnare da un gruppo Gospel notevole come il Kingdom Choir. Ah, i Beatles. Bravo Mengoni che mostra anche in questa serata delle cover di aver raggiunto ormai una dimensione internazionale.
Ottimo

gIANMARIA con Manuel Agnelli – Quello che non c’è degli Afterhours
La freschezza di Gianmaria non toglie spessore a uno dei grandi brani degli Afterhours, “Quello che non c’è”, e Manuel Agnelli si dimostra come uno degli interpreti più sensibili della musica italiana. Che dire? “Quello che non c’è” è un pezzo talmente bello che sopporta anche questo tipo di esibizioni.
Più che sufficiente

Mr. Rain con Fasma – Qualcosa di grande di Cesare Cremonini

Prendi una bella canzone e dalla in mano a gente che vuole cambiarla a tutti i costi pur di risultare innovativi. È quello che è successo a Mr. Rain e Fasma che hanno tentato di rovinare un bel pezzo come “Qualcosa di grande” dei Lunapop. Ci sono riusciti.
Insufficiente

Madame con Izi – Via del Campo di Fabrizio De André

Ad affrontare una canzone come “Via del campo” ci vuole coraggio. Madame con Izi lo fanno con saggezza, non intaccando né la melodia né le parole di questo testo di Fabrizio de André, ma puntando su un duetto in cui le due voci si integrano trasformandolo quasi in un coro. Esecuzione pulita.
Più che sufficiente

Coma_Cose con Baustelle – Sarà perché ti amo de I Ricchi e Poveri

Bellissima accoppiata. Riescono a trovare una grande sintonia affrontando un pezzo come “sarà perché ti amo”. La scelta della canzone è forse legata al particolare momento sentimentale che attraversano i Coma_Cose.
Buono

Rosa Chemical con Rose Villain – America di Gianna Nannini
Quando la cantava Gianna Nannini era tutt’altra cosa. Rabbiosa, sensuale e intrisa di Rock. La coppia Rosa Chemical e Rose Villain trasforma tutto questo in un pretesto per esibire la loro trasgressione. Ma la musica è un’altra cosa.
Insufficiente

Modà con Le Vibrazioni – Vieni da me de Le Vibrazioni
Due gruppi diversi che però potrebbero essere lo stesso gruppo e “Vieni da me” poteva essere scritta dagli stessi Modà, almeno questa è la mia impressione dopo averli ascoltati stasera. Non mi hanno emozionata anche se spesso, nel passato, mi sono trovata a cantare brani delle vibrazioni.
Sufficiente 

Levante con Renzo Rubino – Vivere di Vasco Rossi
Di verve ce ne mette tanta Levante nel cantare “Vivere” di Vasco Rossi e ci mette anche tanta voce. Il piano di Renzo Rubino l’asseconda ma complessivamente, nonostante goda della mia simpatia, questa volta Levante non ce la fa.
Insufficiente

Anna Oxa e con Iljard Shaba – Un’emozione da poco di Anna Oxa
Bella questa rielaborazione di “Un’emozione da poco”. Lei la canta in maniera in parte simile, ma nel finale diversa rispetto all’ originale con il tocco del violoncello di Iljard Shaba che le fa assumere un’aria del tutto particolare. Ed proprio in questa parte finale che ci fa rimpiangere la Anna Oxa cantante. 

Insufficiente

Sethu con bnkr44 – Charlie fa surf dei Baustelle
È una canzone che a suo tempo ha avuto un successo straordinario. Sethu e Bnkr44 con la loro allegrezza lo rendono effervescente. Era dissacratorio è diventato divertente questo ritratto della vita adolescenziale.
Sufficiente

Lda con Alex Britti – Oggi sono io di Alex Britti

Come suona la chitarra Alex Britti ce ne sono pochi e il pezzo risente di questa sua bravura. Il giovane Lda sembra quasi accompagnare la chitarra più che cantare. Alex Britti ogni tanto riprende il microfono e rimette le cose a posto.
Insufficiente

Mara Sattei con Noemi – L’amour toujours di Gigi D’Agostino

Su una base elettronica spiccano le voci delle due interpreti di un pezzo che ha fatto la storia della musica della fine degli anni ’90.
Molto bella l’orchestrazione e la voce di noemi le dona un tocco alquanto particolare. Gigi faceva ballare, loro un po’ meno quindi gli do solo la sufficienza.
Sufficiente

Paola&Chiara con Merk&Kremont – Medley di Paola&Chiara

Mi permetto una notazione proprio alla fine di questa serata. La tendenza a fare il Medley per di più di proprie canzoni, tradisce la logica della serata dedicata alle cover. Questo vale un po’ per tutti i concorrenti e non solo per Paola e Chiara che ne hanno assemblate ben otto. Accompagnate da Merk&Kremont hanno di fatto ripercorso la propria carriera.
Insufficiente

Colla Zio con Ditonellapiaga – Salirò di Daniele Silvestri

Salirò è stato un mio cavallo di battaglia. Sul mio Pandino fiat l’ho cantata a squarciagola nell’ entroterra siciliano. Ci risiamo: nel tentativo di essere originali spesso si snaturano le cose e in questo caso si snatura la bellezza del brano di Silvestri. Comunque non è quella che cantavo io sulla mia Panda. 

Insufficiente

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