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Oscar 2023: selezionato "Nostalgia"

Il film di Mario Martone rappresenterà l'Italia agli Oscar

Oscar 2023: selezionato "Nostalgia"
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26 Settembre 2022 - 14.20


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di M. Malaspina

Il film ‘Nostalgia‘ di Mario Martone è stato votato dalla commissione di selezione per il film italiano da designare all’Oscar come film che rappresenterà l’Italia alla 95ma edizione degli Academy Awards, nella selezione per la categoria “International Feature Film Award“.

La commissione istituita dall’ANICA su incarico dell’“Academy of Motion Picture Arts and Sciences”, riunita davanti a un notaio, è stata composta da Nicola Borrelli, Laura Delli Colli, Arianna Finos, Concetta Gulino, Ferzan Ozpetek, Andrea Romeo, Matteo Rovere, Iginio Straffi, e Alessandra Querzola.

Nostalgia concorrerà per la shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall’Academy e che sarà resa nota il 21 dicembre 2022. 

L’annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 24 gennaio 2023 mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 12 marzo 2023.

La trama del film tratta di Felice Lasco, interpretato da Pierfrancesco Favino, che torna a Napoli, dopo aver vissuto molti anni in Egitto, per rivedere l’anziana madre che aveva lasciato all’improvviso quando era ancora un ragazzo. Nella sua città si perde tra le pietre delle case e delle chiese del rione Sanità, nelle parole di una lingua che sente estranea, ma che in realtà è la sua. All’improvviso irrompono in lui i ricordi di una vita lontana trascorsa con Oreste, il migliore amico d’infanzia, interpretato da Tommaso Ragno, con il quale condivide un segreto: i due hanno commesso qualche piccolo crimine, fino a quando un uomo non è morto, ed è per questo motivo che Felice si è allontanato dalla città, andando a vivere all’estero.
Quando è evidente che Napoli rappresenta per lui una vita ormai perduta e che dovrebbe tornare al più presto da dove è venuto, viene inchiodato dalla forza invincibile della nostalgia.

“Ciò che si racconta in questo film” – dice il regista – “nasce dalla cronaca ma io volevo andare altrove, verso un sentimento misterioso da cercare durante le riprese. Mi affascinava l’idea di fare un film non in una città ma in un quartiere, come se si trattasse di una scacchiera, e così in Nostalgia non appaiono strade, case o persone che non siano del Rione Sanità, un’enclave di Napoli distante dal mare. Tutto viene inghiottito dal quartiere, gli anni così distanti di cui si racconta, il Medioriente dove era finito il protagonista, i sogni, le sfide, le colpe. Ho invitato gli attori e la troupe a immergersi nel quartiere come se fosse un labirinto e a non temere di perdersi. Macchina da presa in spalla, abbiamo cominciato a percorrere le strade come se si trattasse di cinema del reale. Incontro dopo incontro, vita dopo vita, storia dopo storia, abbiamo finito per girare l’ultima scena chiedendoci quale ne era il senso, e non l’abbiamo più trovato. Forse non c’era, forse non c’è. C’è il labirinto, e c’è la nostalgia, che sono il destino di tanti, forse di tutti”.

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