La storica dell’arte Carmen Bambach, una curatrice del Metropolitan Museum di New York, pubblica uno sterminato lavoro di studio sul “Salvator Mundi” venduto per 450 milioni di dollari a uno sceicco arabo e poi misteriosamente sparito quando ne era stata annunciata l’esposizione al Louvre di Abu Dhabi.
Con oltre 1500 immagini e in quattro volumi la storica dell’arte smantella pezzo per pezzo l’attribuzione al vinciano (ha visto il dipinto nel 2007, prima del restauro che ha portato alla paternità del maestro toscano) e si dichiara sicura: gran parte del quadro è di un suo assistente, Giovanni Antonio Bolaffio, mentre Leonardo avrebbe eseguito solo alcuni ritocchi, e inoltre fino all’800 l’opera non risulta documentata. Se ha ragione Carmen Bambach, lo sceicco ha pagato uno sproposito.
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