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Il mondo dello spettacolo torna a manifestare con i "Bauli in piazza" a Roma

Il 17 aprile, sarà organizzato un flashmob nel rispetto delle norme anti-covid. Gli operatori: "Pretendiamo di essere trattati con la dignità di cittadini di questa Repubblica"

Il mondo dello spettacolo torna a manifestare con i "Bauli in piazza" a Roma
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16 Aprile 2021 - 08.33


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Il Covid ha messo in ginocchio molte categorie di lavoratori, una su tutti è quella degli operatori dello spettacolo e degli eventi dal vivo, che da 419 giorni sono impossibilitati a svolgere la propria professione.
Per questo motivo, sabato 17 aprile alle 17.00 in Piazza del Popolo a Roma si terrà una manifestazione nazionale, rappresentata dal movimento “Bauli in Piazza – We Make Events Italia”, fondato lo scorso ottobre proprio in occasione della prima manifestazione nazionale avvenuta in Piazza del Duomo a Milano, che per l’occasione è stata invasa da un esercito di bauli, oggetto-simbolo dei lavoratori dietro le quinte, e da migliaia di operatori, contribuendo a costruire un’immagine chiara del settore che raggruppa i lavoratori dello spettacolo, le aziende e i professionisti portando con sé analisi, contenuti e confronti per contribuire alla battaglia per i diritti, il sostegno e il riconoscimento di tutto il comparto. 

Purtroppo però, da quel 10 ottobre 2020, le risposte istituzionali ricevute sono state “sporadiche, non strutturate e insufficienti soprattutto a sostegno dei lavoratori e dei professionisti”, scrivono i promotori: per questi motivi e per lo scenario desolante che si prospetta per i mesi futuri gli organizzatori hanno deciso di indire una seconda manifestazione, con lo slogan “Un Unico Settore, Un Unico Futuro” e l’hashtag #ILGOVERNONONCIVEDE, e con lo stile che ha contraddistinto la prima: ci saranno i “bauli” e ci sarà un flash mob, il tutto nel rispetto nelle norme anti-Covid, con previa iscrizione online e autocertificazione per gli spostamenti interregionali. 
È stato chiesto ai partecipanti di vestire di nero e di presentarsi tre ore prima, così da poter presentare l’autocertificazione ed essere dotati di mascherine, gel e t-shirt da indossare durante il flash mob. E’ stato predisposto un Media Corner, moderato da Maura Gancitano ed Andrea Colamedici di Tlon, la scuola permanente di filosofia e immaginazione con cui “Bauli in Piazza” collabora, che porranno delle domande ai rappresentanti delle diverse sigle che comporranno la piazza. Successivamente, queste interviste verranno inviate alle istituzioni, a sintetizzare le voci che compongono la piazza, ognuna con la sua specificità.

L’associazione “We Make Events” nasce in Inghilterra ed è oggi adottata in tutto il mondo (in Italia dal 10 ottobre 2020), sostenuta da artisti come Mike Jagger, per dare voce e visibilità al settore, sia a livello governativo che sensibilizzando l’opinione pubblica. Ricorrendo il triste anniversario di completa inattività , l’obiettivo è ribadire l’urgenza di un sostegno strutturale e continuativo alle imprese e soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori, molti dei quali autonomi o con contratti atipici. 

“L’industria dello spettacolo-eventi-fiere-congressi-musica live è quella che continua ad essere un fantasma per le istituzioni. Interventi sporadici, nulla di strutturale sull’emergenza”, scrive la redazione di “Bauli in Piazza” nel manifesto in occasione del 17 aprile, “È passato un anno e centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche altamente qualificati, sono lasciati al loro destino: senza reddito, impossibilitati a coprire in modo autonomo le banali spese di una famiglia, costretti anche a vendere gli attrezzi del proprio lavoro per far fronte al quotidiano. Dopo un anno passato e per il prossimo anno che passerà nella stessa impossibilità di accedere al nostro lavoro PRETENDIAMO di essere trattati con la dignità di Cittadini di questa Repubblica. Nostro malgrado siamo costretti a tornare in piazza per mostrare al Mondo quanto siamo veri, quanto siamo uomini e donne in carne e ossa che lottano per la propria vita, per la vita dei propri figli e per la vita delle proprie imprese.”  

Ma le iniziative di “Bauli In Piazza”, non finiscono qui. Dalla collaborazione del movimento con #ChiamateNoi (piattaforma che promuove e ricerca occasioni di reimpiego per i lavoratori dello spettacolo) e da un’idea dell’Unipol Arena di Bologna è nato il tour “Il Rumore Del Silenzio”, che ha visto riaccendere le luci delle quattro principali location italiane di Bologna (Unipol Arena), Milano (Mediolanum Forum), Torino (Pala Alpitour) e Roma (Palazzo dello Sport) per la realizzazione di un video in grado di raccontare in che stato di assordante silenzio versa questo settore. 
Diventati set cinematografici per un giorni, questi palcoscenici ospiteranno l’esibizione di quattro artisti italiani –Federico Poggipollini, Saturnino Celani, Alberto Bianco e Drigo– con la loro personale versione strumentale di The Sound of Silence (1964) di Simon & Garfunkel. Il brano, dal quale prende il nome l’operazione, individuato per l’efficace ossimoro nel titolo, sottolinea il  tema dell’incapacità dell’uomo di comunicare e ben si presta a rappresentare il momento storico che stanno vivendo i lavoratori dello spettacolo, gli artisti e le grandi location. Il teaser dell’evento recita potentemente: “Da oltre un anno più di 370.000 operatori e migliaia di aziende dello spettacolo sono senza lavoro e senza prospettive. Siamo consapevoli dell’emergenza che stiamo vivendo, ma è arrivato il momento di iniziare a programmare un futuro concreto per il nostro settore punto siamo sempre stati dietro le quinte virgola e ora che i riflettori vengano puntati su di noi”. 

di Vitt. Magg. 

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