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Triste e spaventata: questo avrei provato se fossi stata una bambina ebrea nel 1938

Al Museo di Trastevere a Roma un'iniziativa insolita: i ragazzi delle "Scuole di pace" di Sant'Egidio espongono cosa avrebbero provato con le leggi razziali

Triste e spaventata: questo avrei provato se fossi stata una bambina ebrea nel 1938
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7 Novembre 2018 - 17.09


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“Se fossi stata quel bambino sarei stata spaventata, triste, ma soprattutto non sarei stata d’accordo”, annota Laura. “Ho paura di essere portato via”, scrive in un fumetto un bambino o una bambina. “Ho pensato che se stessi al posto loro piangerei molto”, butta giù in un foglio”, riflette una piccola. Sono i “sentimenti” manifestati da piccoli studenti e appesi in una parete al Museo di Trastevere a Roma per una mostra fuori dall’ordinario e aperta dal 9 al 25 novembre: è sulle leggi razziali volute dal fascismo nel 1938 e provano a immedesimarsi nei piccoli ebrei scacciati dalle scuole i bambini delle periferie di Roma che frequentano le “Scuole della Pace” della Comunità di Sant’Egidio. I loro disegni, le loro parole formano la mostra cui gli organizzatori accompagnano documenti e immagini dell’epoca come pagelle, quaderni, giornali.
La mostra è promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma con la Comunità di Sant’Egidio, con la Comunità Ebraica romana e con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
All’inaugurazione, giovedì 8 novembre alle 17.30, intervengono il presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello e il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo.
Le “Scuole della Pace” sono centri completamente gratuiti, gestiti da volontari di Sant’Egidio, e propongono “un modello educativo aperto agli altri e solidale, capace di superare barriere e discriminazioni”.

 

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