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Torna la 'Frankfurter Buchmesse', la fiera del libro più grande d’Europa

La Fiera del libro di Francoforte riprenderà ospitando 4 mila espositori da 95 paesi. L‘ "ospite d’onore" di quest’anno sarà la Spagna.

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L'esposizione 2021 della Fiera del libro di Francoforte
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19 Ottobre 2022 - 18.47


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Di Elia J. Frollà

La settantaquattresima edizione della Frankfurter Buchmesse, la più prestigiosa fiera del libro europea, si appresta a tornare, come di consuetudine, nella terza settimana di ottobre, a Francoforte. Un appuntamento attesissimo per la città, che vanta una plurisecolare tradizione di fiere del’editoria.

Quest’anno l’evento partirà mercoledì 19 ottobre e, per i primi due giorni, le sue porte saranno aperte solo ai visitatori professionali: editori, agenti letterari e grandi distributori. Da venerdì la partecipazione sarà estesa a tutto il pubblico, fino alla giornata conclusiva di domenica 23.

Un evento importante per tutta la cultura tedesca ed europea, colpite duramente dalla recente pandemia. Le aspettative e l’entusiasmo sono alle stelle, dato che nel 2020, a causa delle restrizioni, l’evento non ha avuto luogo, mentre nel 2021 la fiera si è tenuta con importanti limitazioni.

Quest’anno, invece, il comitato organizzativo non ha posto freni: saranno ospitati 4 mila espositori provenienti da 95 paesi, ci saranno più di 2 mila eventi e si attendono 4 mila giornalisti accreditati.

La fiera, come in ogni sua edizione, si concentrerà sulla cultura e sulla produzione letteraria di un Paese designato, che guadagnarà il titolo di ospite d’onore. Ad essersi aggiudicata l’appellativo è stata la Spagna, presente con 320 espositori, che porterà a Francoforte molti dei suoi autori più importanti. Javier Cercas, Fernando Aramburu, Antonio Munoz Molina, Rosa Montero, Manuel Vilas sono solo alcuni degli scrittori che faranno parte dell’entourage iberico, che si presenta con uno slogan molto ottimista e giocoso: “Creatividad Desbordante” (creatività debordante).

Ad inaugurare l’evento ci saranno i reali di Spagna, re Felipe VI e la regina Letizia. “Un privilegio – come dichiarato dallo stesso sovrano – essere partecipe a questa vetrina europea e culturale”.

Presente anche il presidente tedesco Frank-Walker Steinmer, che ha espresso la vicinanza all’Ucraina ferita dal conflitto in corso, affermando: “la distruzione di biblioteche, di case editrici, le gravi conseguenze che la guerra ha per l’intera industria del libro e dell’editoria non dovrebbe solo indignarci, ma deve motivare tutti noi ad aiutare e sostenere il paese”.

Dopo l’edizione dello scorso anno Juergen Boos, presidente della Buchmesse, ha tenuto a sottolineare l’importanza degli incontri dal vivo. “Non vedo l’ora – ha affermato – di rivedere scrittori, editori e partner internazionali. Gli incontri personali sono più importanti che mai, perché interagire in prima persona aiuta a ridurre la polarizzazione.  Le persone parlano tra loro diversamente quando si trovano faccia a faccia. In questi giorni a Francoforte si terranno discussioni sull’attualità appassionate. E non andranno inascoltate.” La Fiera del Libro di Francoforte, pertanto, vuole essere un luogo di incontro e scambio intellettuale.

L’evento si pone come una vera e propria vetrina culturale a difesa della libertà di pensiero e, quella di quest’anno, si preannuncia un’edizione particolarmente attenta al corso del conflitto russo-ucraino. E’ per questo che il comitato organizzativo non ha previsto la presenza di un padiglione nazionale russo, ma solo la presenza di voci di autori russi dissidenti.

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