Torino ricorda Carlo Levi per i 150 anni dalla sua nascita | Culture
Top

Torino ricorda Carlo Levi per i 150 anni dalla sua nascita

Fondazione Circolo dei Lettori di Torino, Cam e Cinema Massimo hanno organizzato un articolato progetto per rileggerne la figura di artista, scrittore, intellettuale, giornalista, protagonista della vita culturale, artistica e politica del Novecento.

Torino ricorda Carlo Levi per i 150 anni dalla sua nascita
Carlo Levi
Preroll

redazione Modifica articolo

7 Febbraio 2022 - 17.44


ATF


Nel 2022 ricorrerà il 120° anniversario della nascita dello scrittore Carlo Levi e la Fondazione Circolo dei Lettori di Torino per l’occasione ha strutturato un grande progetto con l’obiettivo di poter rileggere e riscoprire la figura di un grande scrittore ed intellettuale del Novecento Italiano. “Tutta la vita è lontano” è il nome di questo enorme lavoro multidisciplinare, perché non esplorerà solo la figura di scrittore ma andrà oltre riscoprendo il suo impegno politico e civile ma anche nel cinema nella fotografia e musica. I luoghi scelti saranno il Circolo dei Lettori, la Gam (Galleria d’Arte Moderna) e il Cinema Massimo a partire da mercoledì 9 febbraio.
Il fulcro di tutto il palinsesto ovviamente verterà sulla sua produzione romanzesca assieme a lezioni-racconto con autori che aiuteranno a indagare a fondo ogni libro.
“Quando l’Italia non è cambiata” è il primo appuntamento dell’ iniziativa nel quale lo scrittore Francesco Piccolo condurrà un viaggio attraverso l’Italia del secondo dopoguerra, il momento decisivo in cui la nazione diventò quello che oggi conosciamo attraverso il romanzo “L’orologio

Giovedì 10 febbraio Claudia Durasanti ripercorrerà l’amicizia di Levi con Piero Gobetti, esplorerà le osservazioni sulle poesie di Saba, le riflessioni sulla trasformazione del Meridione e le sue analisi del rapporto tra scrittori, medicina e malattica iniziando il percorso dalla raccolta di conversazioni e interviste telefoniche dell’autore raccolte in “Un dolente amore per la vita”. Si continua l’11 febbraio sempre presso il Circolo con l’evento chiamato “Poesia e verità. Un viaggio nell’opera di Carlo Levi” che vedrà la partecipazione di Luca Beatrice, Elena Loewenthal e Filippo La Porta, e che esaminerà la figura di Levi tra letteratura, impegno civile e pittura cercando non solo l’originalità ma anche riscoprendo la complessità Carlo Levi che riuscendo a rimanere estranero ad ogni categoria ne esplorava sempre ogni forma spinto da una fervente curiosità innata.
Il 16 febbraio, alle ore 21, il giornalista Mario Desiati condurrà l’evento “La doppia notte dei tigli: il reportage di Carlo Levi” (edito nel 1959) partendo dal suo viaggio nella Germania ovest del dopo guerra appena prima l’edificazione del muro di Berlino. Il libro è sconosciuto ai più ma è fondamentale per comprendere il rapporto tra scrittori italiani e tedeschi costretti a vivere col senso di colpa all’indomani della fine della guerra.

Il ciclo di incontri finirà il 17 febbraio , giorno in cui Nicola Lagioia porterà una sua riflessione su una delle pietre miliari del Novecento “Cristo si è fermato a Eboli”. In particolare, si darà risalto allo sfondo non solo narrativo ma anche politico e sociale e al suo modo di raccontare che diventerà un modello per le generazioni a venire di scrittori. Un occhio di riguardo sarà dedicato alla pittura che fu il ‘primo mestiere’ di Levi che lo accompagnerà per tutta la carriera partendo dai Sei di Torino, spaziando dal realismo all’impegno civile.
Alla Gam di Torino, dal 10 febbraio, verrà invece inaugurata la mostra “Viaggio in Italia. Luoghi e volti” curata da E. Leowenthal e L. Beatrice presso la Wunderkammer. La mostra raccogliere opere provenienti da collezioni pubbliche e private con l’obiettivo di evidenziare la specificità della sua produzione (con il rifiuto del Futurismo e Surrealismo) e la rivendicazione di un’indipendenza artistica e lo sviluppo di una grande pittura mai identica a sé stessa. L’esposizione sarà un vero viaggio che partirà dagli albori dei Sei di Torino per finire al neorealismo passando inevitabilmente attraverso il fascismo e il dopoguerra. Per l’occasione verrà anche prodotto un catalogo illustrato edito da Silvana con un’introduzione del direttore della Gam Riccardo Passoni. La mostra sarà visibile fino all’8 maggio 2022.

Un’altra mostra sempre curata dalla Loewenthal e da Beatrice chiamata “La Lucania nelle fotografie di Mario Carbone per Carlo Levi. Una testimonianza di vita, dell’esistenza di un mondo vero, fuori dalla storia e dai suoi orrendi risultati” prende 31 fotografie provenienti dall’Archivio fotografico Mario Carbone di Roma che saranno esposte presso la sala lettura del Circolo dei Lettori. Mario carbone seguì lo scrittore in Basilicata nel 1960 con l’obiettivo di documentare la preparazione del Telero poi esposto a Torino del centenario dell’unità d’Italia. Gli scatti attraverso varie città offrivano non solo un ritratto di Carlo Levi, ma anche un’immagine quotidiana del Sud Italia dove la modernità era ancora lontana rispetto alle città del Nord. Raccolta di fotografie che confluirà anch’essa nel catalogo prima citato. Con gentile concessione del comune le foto verranno corredate con alcuni oggetti appartenuti all’artista.
Sul versante cinematografico verrà organizzata una rassegna che ripercorrerà il rapporto tra Levi e il cinema, e vedrà la collaborazione tra il museo nazionale del cinema di Torino voi e CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa. Carlo Levi seguì infatti la sceneggiatura del film “il grido della terra” di Duilio Coletti del 1949, fu disegnatore e costumista del film “Pietro Micca” (oggi considerato perduto eccetto alcune parti di pellicola) e venne tratto un film dal suo celebre libro “Cristo si è fermato a Eboli” di Francesco Rosi. La rassegna ha in programma la proiezione delle 5 pellicole partendo da “Cristo si è fermato ad Eboli” Eboli ( 14 febbraio, ore 20.30, Cinema Massimo, introduzione di Luca Beatrice ed Elena Loewenthal); Patatrac (69′) più Omaggio a Carlo Levi (martedì 15 febbraio, ore 18.30, Cinema Massimo); Il grido della terra più un frammento Pietro Micca (16 febbraio, ore 18.30, Cinema Massimo con introduzione di Sergio Toffetti).

Presso la sala grande del Circolo dei Lettori si terrà“Cristo si è fermato”, un concerto d’attore in 9 quadri ispirato al suo grande romanzo. Le parole verranno affiancate alla musica che vuole presentare un oggi sempre in tensione. L’elaboratrice del testo, Maria Antonietta Cancellaro, sarà al clavicembalo mentre le musiche sono state affidate a Giovanni Tamborrino pensate per un’unione di strumenti antichi e moderni. Teresa Puntillo al flauto, Chiara Ratti al clarinetto basso, Beatrice Birardi alle percussioni, Maria Antonietta Cancellaro al pianoforte. All’attore Vincenzo Failla è stato affidato l’arduo compito dell’interpretazione del testo, mentre l’illustratore Simone Rotella ha realizzato l’immagine guida con un’originale ritratto di Levi con duplice risvolto narrativo e promotore di riconoscibilità.

di Giu.Cast

Native

Articoli correlati