Il Terzo tempo della vita, Lidia Ravera si interroga sulla vecchiaia | Culture
Top

Il Terzo tempo della vita, Lidia Ravera si interroga sulla vecchiaia

L'ultimo romanzo viene presentato oggi a Roma: la protagonista è Costanza che "insegna malinconia positiva" e che si lancia nel progetto di radunare gli amici di gioventù in una grande casa

Il Terzo tempo della vita, Lidia Ravera si interroga sulla vecchiaia
Preroll

redazione Modifica articolo

12 Ottobre 2017 - 13.15


ATF

Giovedì, 12 ottobre ore 18.00, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Viale delle Belle Arti, 131 – Roma). Lidia Ravera presenta “Il terzo tempo”, il suo nuovo libro edito da Bompiani. Dopo Piangi pure e Gli scaduti, un romanzo di pensiero e d’azione, disordinato, contraddittorio e vivido. Vince perché non la si può arrestare né rimandare, ma anche perché porta in sé slanci e desideri insopprimibili, se solo si è disposti ad ascoltarli, ad assecondarli. Costanza non è vecchia però presto lo sarà. Convinta che il terzo tempo sia da vivere pienamente, senza mai smettere di cercare la felicità, ne scrive, con spirito battagliero, in una rubrica. “Insegno malinconia positiva. Soffrire da vecchi è la regola. Soltanto i vecchi speciali ce la fanno. E i vecchi speciali sono quelli che stanno bene.” Quando eredita dal padre un austero ex convento a Civita di Bagnoregio, si lascia prendere da un progetto vagamente sconsiderato: radunare in quella casa bella e nuda, incastonata in un luogo simbolico che si sfalda lentamente, i compagni con cui giovanissima ha condiviso a Milano la vita e l’impegno politico, per ricreare una comune, una famiglia larga in cui spartire gli affanni e discutere del futuro perché un futuro c’è sempre, fino alla fine dei giochi. È un tentativo di tornare all’età delle illusioni, “la leggenda d’aver ragione che ha nutrito la nostra seconda infanzia”? Energica, accentratrice, un po’ egoista, Costanza è il magnete da cui tutti finiscono per essere catturati: gli amici di un tempo, con i loro dolori, le rivalse, i fallimenti; il compagno di una vita Dom, che lei ha scelto di allontanare ma che la sorveglia con la tenacia di un’affettuosa sentinella; il figlio Matteo, che cova da grande distanza un suo carico di pena.Mentre tutti convergono su di lei, Costanza si sente soffocata dall’enormità del suo disegno. Riuscirà a portarlo a compimento? È proprio sicura di volerlo? E che cosa succederà?

Nata a Torino, Lidia Ravera ha raggiunto la notorietà nel 1976 con il suo romanzo d’esordio Porci con le ali, manifesto di una generazione e longseller con due milioni e mezzo di copie vendute in trent’anni (oggi disponibile anche in versione graphic novel. Ha scritto ventinove opere di narrativa  Ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione. Da Piangi pure è stato tratto lo spettacolo teatrale Nuda proprietà, per la regia di Emanuela Giordano, con Lella Costa e Paolo Calabresi.

Native

Articoli correlati