di Giannina Sani
Lo avevano scritto i giornali e detto gli esperti: la tappa che prevedeva negli ultimi tratti con strade bianche e che arrivava a Siena sarebbe stata difficile quanto e più delle tappe con le montagne. Ha vinto un grande del ciclismo che ha retto ai ripetuti scatti di Del Toro, sulle terribili rampe di Santa Caterina e, conoscendo il finale, ha bruciato il talentuoso giovane proprio nelle curve secche che immettono in Piazza del Campo. Van Aert, una volta arrivato, si è sdraiato sulle lastre, davanti allo storico Palazzo Pubblico, mostrando appieno l’emozione di esser tornato alla vittoria. Del Toro, che pure sarà il primo ciclista messicano a indossare la maglia rosa, aveva il broncio: non riusciva a capacitarsi su come avesse perso questa grande occasione di vincere la tappa.
Le strade bianche con la gran polvere e con lo sterrato reso ancor più secco ha determinato l’esito della tappa. Era previsto e così è stato. Il momento decisivo è arrivato proprio in uno dei tratti più difficili, quello di Colle Pinzuto, dove Del Toro, Van Aert, Bernal e Vacek se ne sono andati. Hanno guadagnato, fin dall’inizio, secondi preziosi che, man mano, si son trasformati in minuti.
Dietro si è formato un gruppetto di ciclisti, tutti ben piazzati in classifica: da Ayuso a Carapaz da Ciccone a Tiberi. Roglič, pur essendo sostenuto da un ottimo Pellizzari, era già rimasto indietro anche a causa di una caduta e di una foratura. Pagherà cara questa giornata, perdendo all’arrivo oltre due minuti in classifica.
Solita grande folla ai bordi delle strade bianche e nell’ingresso in città. La Piazza, invece, appariva meno piena del solito forse anche perché le strutture formavano una sorta di barriera visiva impedendo ai più di gustare l’arrivo e la premiazione.