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I dati del Censis parlano chiaro sulla classifica degli atenei italiani

è uscito l'atteso resoconto annuale sulle università italiane stilato dalla fondazione CENSIS

I dati del Censis parlano chiaro sulla classifica degli atenei italiani
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21 Luglio 2021 - 14.51


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Il 19 luglio è uscita l’attesa classifica annuale del CENSIS sulle Università italiane statali e non statali. Oggi la classifica è diventata un punto di riferimento non solo per l’opinione pubblica, ma anche e soprattutto per chi si accinge ad iscriversi presso un ateneo e vuole compiere la scelta migliore. Oltre alle classifiche divise in base alla grandezza degli atenei, c’è un dato che va assolutamente preso in considerazione visto il periodo attuale: le immatricolazioni. Infatti, rispetto a quanto si temesse, la pandemia non ha provocato un crollo delle iscrizioni e anzi ha registrato un +4,4%, confermando una tendenza positiva che dura da sette anni. Se teniamo in considerazione la fascia di popolazione 19 anni, il tasso d’immatricolazione ha raggiunto il 56.8%

Altro dato che merita di essere menzionato è il tasso di immatricolazione femminile, con un incremento annuo del 5,3% (con un totale del 65.7% rispetto ad un 48.5% maschile). L’area di discipline Artistica-Letteraria-Insegnamento rimane quella con il tasso più elevato, pari al 77.7%. Per l’area scientifica la percentuale del 39.4% rimane bassa ma cresce di anno in anno.

Ricordiamo che la classifica CENSIS si basa su diversi indicatori quali: servizi agli studenti, strutture, borse di studio e altri interventi, internazionalizzazione, occupazione e comunicazione. A questo si aggiungono le classifiche per i vari corsi di laurea per un totale di 64 classifiche.

Tra I mega atenei statali l’Università di Bologna si conferma saldamente al primo posto con un punteggio di 91.8, seguita dall’Università di Padova (88.7) e la Sapienza di Roma (85.5). Tra i grandi atenei dove la classifica è più folta, Perugia si conferma al primo posto con il punteggio di 93.3 (+1.1) seguito dall’università della Calabria e dall’università di Parma. Per la sezione dei medi atenei statali Trento e Siena mantengono rispettivamente la prima e seconda posizione rispetto allo scorso anno, mentre l’Università di Sassari raggiunge Udine al terzo posto (parimerito). Nei piccoli atenei Camerino si riconferma prima, stessa cosa per i politecnici dove Milano conferma la prima posizione mentre Venezia Iuav sale al secondo a discapito di Torino.

La situazione degli atenei non statali varia di poco. Per i grandi, la Bocconi rimane prima con 96.2 seguita dalla Cattolica di Milano, mentre per i medi atenei Roma LUISS sale in prima posizione. Nei piccoli atenei Bolzano si conferma prima, mentre Roma Europea guadagna una posizione a discapito di Liuc Cattaneo.

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