20 giugno 1975, arriva nelle sale Jaws, Lo squalo, thriller che avrebbe scosso e rinnovato il mondo cinematografico. Con una colonna sonora indimenticabile, effetti visivi strabilianti, una regia perfetta e 3 Premi Oscar (alla colonna sonora a John Williams, per il miglior montaggio e per il miglior sonoro) Lo squalo è una pietra miliare della cinematografia. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Peter Benchley, racconta della caccia condotta dal capo della polizia, Martin Brody (Roy Scheider), dal pescatore Quint (Robert Shaw) e dall’oceanografo Hooper (Richard Dreyfuss) per stanare e uccidere un gigantesco squalo bianco che si era reso protagonista di alcuni feroci attacchi alla comunità di mare.
Nel girare il film Spielberg si trova da subito a dover fronteggiare molti problemi, in primis il budget esiguo che aveva a disposizione che ammontava a soli 4 milioni di dollari, ampliamente sforato fino a raggiungere i 9 milioni. Le riprese in mare aperto e l’inesperienza di Spielberg stesso, tanto come la sua mania di perfezionismo, furono altri fattori di difficoltà e tensioni che però vennero ripagate dal montaggio finale ineccepibile e dall’incasso complessivo di 476 milioni di dollari nel mondo.
“Prima di Lo squalo, Spielberg era solo un giovane regista di talento. Dopo, divenne il re del cinema” disse il critico Roger Ebert, e aveva ragione. Personalità eclettica, forte legame alle tecniche cinematografiche della tradizione e nonostante ciò un grande sperimentalista. Senza questo trampolino di lancio avremmo avuto un altro Spielberg. Ma anche Lo squalo non sarebbe questo grande film senza un’altrettanto sensazionale colonna sonora, e il genio di John Williams non ha deluso.
La tensione, la suspense, il battito che accelera quando lo spettatore sente il tema. Due sole note hanno creato uno dei più importanti accompagnamenti musicali della storia del cinema. Una colonna sonora sinestetica, dove è la musica a evocare la presenza dello squalo nei molti momenti in cui l’animale non compare nello schermo.
Lo squalo è stato un film rivoluzionario sotto molti aspetti, il primo vero blockbuster estivo che ha portato al nuovo assetto di Hollywood oltre a essere fonte di ispirazione ancora oggi. In varie interviste nel corso degli anni Spielberg ha confessato di sentirsi responsabile di aver costruito un’idea degli squali come assassini dei mari, feroci belve assetate di sangue e cacciatori naturali dell’uomo, una costruzione assolutamente errata ma di cui facciamo ancora fatica a liberarci.