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Daniel Pennac e il documentario su Maradona

L'opera si concentra sull'impatto emotivo del Diez argentino nei confronti delle persone che continuano ad amarlo.

Daniel Pennac e il documentario su Maradona
Fonte: goal.com
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8 Ottobre 2022 - 19.25


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A quasi due anni di distanza dalla morte di Diego Armando Maradona, da molti definito come il più grande calciatore di tutti i tempi, arriva il documentario ‘Daniel Pennac: Ho visto Maradona!‘ di Ximo Solano, con la speciale partecipazione di Luciano Ferrara, Maurizio De Giovanni e Roberto Saviano; il tutto sarà presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022 il 16 ottobre, in anteprima assoluta da Feltrinelli Real Cinema nella sezione Freestyle.

Daniel Pennac si esprime così: “Chi è stato Maradona nella vita non mi interessa. Mi interessa l’effetto che ha avuto sulle vostre vite, perché avete pianto come delle Maddalene il giorno della sua morte“. La proiezione, alla quale parteciperanno sia Pennac che Solano, è prevista per le 16.00 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, all’interno della sala Petrassi.

Lo scrittore francese ebbe l’illuminazione la mattina del 25 novembre 2020, quando al suo risveglio trovò Demi, Pako, Ximo e Clara, quattro membri della sua compagnia teatrale, piangere ininterrottamente per la morte di Maradona. Pennac, non appassionato di calcio e non conoscitore del “Pibe de oro“, vuole capire i motivi per i quali Maradona è stato così importante nella vita delle persone che gli stanno accanto e di milioni di altre. Per raccontare il devastante effetto Maradona e “trasformare la commozione, il dolore e la tristezza in creazione” nasce l’idea di un nuovo spettacolo teatrale a Napoli, “Daniel Pennac: Ho visto Maradona!“. Il gruppo però decide anche di girare un documentario con lo stesso nome, coprodotto da ‘Samarcanda Film con Effe TV – Feltrinelli Real Cinema’ e ‘Societat Sardina Toné Franché’, con anche il contributo della Film Commission Regione Campania.

La cinepresa di Solano, per più di un mese, segue il processo di creazione e messa in scena dello spettacolo teatrale di Pennac con la parigina ‘Compagnie Mia’ assieme ad un gruppo di attori partenopei, tutti uniti dal forte legame provato nei confronti di Maradona. Nell’opera i due linguaggi, cinematografico e teatrale, si incontrano e il tutto diventa anche un viaggio attraverso Napoli, cuore del mito del ‘Diez’ argentino. Un’occasione ghiotta per scoprire aspetti interessanti di Pennac, oltre al suo approccio all’arte e alla scrittura.

Lo scrittore nato a Casablanca scopre in Maradona una sorta di “genio della poesia fisica” e si rende conto che ha vari punti in comune con Malaussène, il protagonista dei suoi romanzi più famosi (il prossimo in uscita nel gennaio 2023 per Feltrinelli); inoltre, Malaussène è considerato il capro espiatorio per eccellenza, come lo era, in modi diversi, Maradona (accreditato come “oggetto di consumo mediatico“).

Per apprezzare e comprendere a 360° il legame solido e forte che ancora unisce il calciatore argentino a Napoli, Pennac si affida a tre partenopei doc: Luciano Ferrara, l’autore dell’immagine iconica di Diego che sale per la prima volta gli scalini dell’ex Stadio San Paolo il 5 luglio 1984; lo scrittore Maurizio De Giovanni, che lo definisce come “un santo patrono laico di questa città, come San Gennaro” e infine, Roberto Saviano, che dice: “Prima di arrivare a Napoli, Diego è stata una promessa, la promessa che stava arrivando qualcosa di dirompente, di unico. Ed è stata l’unica promessa mantenuta per il Sud Italia”.

Secondo il regista Ximo Solano, attraverso i murales del Rione Sanità, tra le bancarelle a via Toledo e le statuette dei presepi a San Gregorio Armeno, si scopre che “Maradona non finisce mai, che ancora attraversa la vita di una città che è stata sua e che lo è ancora oggi“. Il documentario, distribuito in Italia da Feltrinelli Real Cinema, sarà presto visibile su Sky Arte e in streaming su Now.

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