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Il clone del David di Michelangelo pronto per l’Expo di Dubai

La rappresentazione digitale dell'opera è stata conclusa e rappresenterà l’Italia. Dimensioni come l’originale ma è in resina

Il clone del David di Michelangelo pronto per l’Expo di Dubai
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15 Aprile 2021 - 14.04


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Il “gemello digitale” del David di Michelangelo rappresenterà l’Italia all’Expo. Concluso presso un laboratorio nel centro storico di Firenze, atterrerà la prossima settimana a Dubai e sarà presentato ufficialmente il 26 aprile.

Ritenuto da sempre l’ideale di bellezza maschile nell’arte, l’originale del David è considerato un capolavoro della scultura mondiale ed è uno degli emblemi del Rinascimento nonché simbolo di Firenze e dell’Italia all’estero.

Per la realizzazione del clone del David, i ricercatori dell’Università di Firenze hanno collaborato con i tecnici di “Hexagon”, una multinazionale svedese specializzata in opere di “copiatura” artistica. La riproduzione del David è stata data da un lungo lavoro iniziato a dicembre e concluso il 14 aprile. È stata realizzata grazie a una sofisticata digitalizzazione e poi alla stampa in 3D in 14 pezzi.

Il gemello, delle stesse dimensioni dell’originale, pesa 400 chili più 150 chili di basamento ed è fatto con resina acrilica ricoperta di pietra (polvere di marmo). Nicola Salvioli, capo del gruppo di restauratori, ha dichiarato, ad Euronews, di averla ricoperta di pietra “prima di tutto, per darle il vero aspetto del David di Michelangelo, e poi per caratterizzarla, per rendere sulla superficie quelle crepe, quelle fratture, quelle macchie, quelle abrasioni, le parti più o meno lisce e dare un’anima a quella che, in realtà, è una copia, che da digitale si è trasformata in materia fisica”.

Il clone digitale sarà inoltre utile per registrare gli studi precedenti sulla scultura, e per valutare lo stato attuale di conservazione dell’opera. Un modo per aiutare tutti gli studi che potranno essere fatti in futuro e “farne un vero e proprio archivio, che possa raccontare tutta la storia del David”, come riportato da Euronews a proposito delle dichiarazioni rilasciate da Grazia Tucci, coordinatrice del progetto “David in 3D”.

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