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Siena, Drappellone per il Palio scomunicato dall’Arcivescovo

Antonio Buoncristiani ha rifiutato di benedire l’immagine dipinta dal pittore Charles Szymkowicz per le Contrade: è la prima volta che accade

Siena, Drappellone per il Palio scomunicato dall’Arcivescovo
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16 Agosto 2018 - 13.17


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Oggi 16 agosto si corre a Siena il Palio dell’Assunta. Con una “prima volta”: Antonio Buoncristiani, l’arcivescovo, ha sostanzialmente scomunicato il Drappellone che da anni viene commissionato a un artista e che viene portato in piazza. Lo ha dipinto Charles Szymkowicz, artista 70enne belga, nato nel 1948 da ebrei polacchi scampati ai nazisti, e ha raffigurato in braccio alla Madonna un cavallo invece di Gesù. L’altro prelato lo ha ritenuto irricevibile e nella cerimonia in Duomo in cui benedice il cosiddetto “Cencio” l’altro giorno ha spiegato il suo rifiuto: “Il drappellone non rispetta i caratteri della cultura mariana. Benedico la città, ma non il drappellone”.

Il momento scelto non è casuale. Dopo l’Offerta del Cero in Duomo, che il Comune offre alla Chiesa, dopo il Corteo dei Ceri e dei Censi, si tiene in duomo la tradizionale benedizione dove potere civile e religioso convergono. Stavolta l’arcivescovo ha detto “no”.

Diversamente da una marea di manifestazioni pseudo-antiche o pseudo-medioevali e rinascimentali, il Palio senese è perfettamente vivo e sentito da tutti i senesi con passionalità, anzi visceralità. Per almeno intuirne la carica occorre essere stati almeno una volta in piazza del Campo durante la corsa. Quanto al Drappellone, viene portato nelle chiese delle contrade ma non è un’immagine sacra.

 

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