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La satira antifascista di un pittore d'altro tipo: Ad Reinhardt

Alla Galleria civica di Modena i disegni e le vignette del maestro nordamericano dell'astrattismo

La satira antifascista di un pittore d'altro tipo: Ad Reinhardt
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6 Marzo 2018 - 16.32


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Il pittore Ad Reinhardt (New York, 1913-1967) è stato uno dei maestri dell’astrattismo alquanto rigoroso e puro. La Galleria Civica di Modena presenta un lato meno conosciuto del suo lavoro, almeno ai non addetti ai lavori, e per la prima volta in Italia: espone più di 250 opere tra fumetti a sfondo politico e vignette satiriche selezionati dagli archivi dell’Estate of Ad Reinhardt di New York. “I lavori su carta sono accompagnati da una proiezione di diapositive scattate dall’artista in 35mm e ora digitalizzate, nonché da un considerevole numero di diari di viaggio, schizzi e pamphlet”.
La mostra si intitola “Ad Reinhardt. Arte + Satira” e la cura Diana Baldon. A ingresso gratuito, è aperta al pubblico da venerdì 9 marzo alle 18 fino al 20 maggio 2018. È la prima esposizione organizzata sotto l’egida della nuova Fondazione Modena Arti Visive, di cui la Galleria fa parte dallo scorso ottobre.

Negli anni Trenta e Quaranta, durante e dopo i quattro anni passati a lavorare in qualità di pittore astratto per la Easel Division del Federal Art Project degli Stati Uniti, Reinhardt creò più di 3.000 vignette satiriche e illustrazioni per copertine che apparvero su numerose pubblicazioni americane. Tra le testate: i periodici New Masses, The Student Advocate e The Fight Against War and Fascism; riviste come Glamour, Listen e Ice Cream Field; annuari di baseball e The Races of Mankind, pamphlet anti-razzista che vendette più di un milione di copie. Reinhardt lavorò nello staff artistico della redazione del quotidiano PM dal 1943, realizzando le caratteristiche vignette-collage che uniscono elementi disegnati a mano a ritagli da libri di seconda mano, una tecnica inusuale mai apparsa prima sui quotidiani.

 

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