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In calo gli ascolti televisivi rispetto a marzo 2020, boom delle piattaforme in streaming

Gli italiani del 2021 vogliono "staccare la spina" e guardano più programmi di intrattenimento, serie tv e film

In calo gli ascolti televisivi rispetto a marzo 2020, boom delle piattaforme in streaming
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8 Aprile 2021 - 16.26


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Il televisore tradizionale, le piattaforme streaming, i social: la pandemia ha moltiplicato le modalità di fruizione dello schermo, che sia il monitor della tv, del pc, del tablet o dello smartphone, accentuando anche le differenze tra i relativi pubblici, come riportato da Repubblica

Tuttavia, alcuni dati emersi negli ultimi giorni dall’Osservatorio dello Studio Frasi mostrano come, rispetto al 2020, il televisore abbia perso il monopolio del consumo, a vantaggio degli altri device. Mentre nel marzo scorso, quando la pandemia ha fermato l’Italia intera con un interminabile lockdown, gli italiani si ritrovavano incollati al televisore in media oltre 7 ore al giorno (429 minuti), quest’anno si registra un calo di ascolti: sono 11,4 milioni gli spettatori nelle 24 ore, due milioni e mezzo in meno rispetto all’inizio della pandemia (13,9 milioni, il 23,8% della popolazione), con una media di 369 minuti al giorno, un’ora in meno rispetto a 12 mesi fa. In prima serata sono 27,5 milioni (il 47% della popolazione) gli italiani con un televisore acceso, rispetto ai 30 milioni di un anno fa (il 51,2% della popolazione). 

I programmi della tv generalista più visti a marzo 2020 sono stati i quattro interventi del premier Giuseppe Conte, la Preghiera di Papa Francesco, due puntate del Commissario Montalbano e diverse edizioni del Tg1.
Quest’anno, pur essendo l’argomento pandemia il “pane quotidiano”, troviamo sul podio le cinque serate del Festival di Sanremo (che l’anno scorso si tenne a febbraio), ancora Montalbano e le fiction Leonardo e Lolita Lobosco, tutti targati Rai1. 
Sul fronte delle reti, rispetto a marzo 2020 tutti gli editori perdono audience: nel giorno medio la Rai scende di 696mila unità (-13,8%), Mediaset di 899mila individui (-18,8%). La Rai batte Mediaset, registrando in prima serata l’unico segno più: a fronte di un calo complessivo del totale tv di 2,5 milioni di persone (-4,3%), riesce comunque a pareggiare i conti con gli ascolti (+0,09%) grazie alle performance delle generaliste (+2,4%). Soffre di più Mediaset con le generaliste a -19,4% rispetto alle prime serate del marzo 2020.

Anche i pubblici diminuiscono, probabilmente in parallelo alla riapertura delle scuole e i rientri sul posto di lavoro. A marzo 2021 è diminuito di un’ora e un quarto il tempo dedicato ogni giorno alla programmazione televisiva da bambine e bambini. Meno rilevante il calo degli over 65 e dei laureati, per poi salire al -25% di chi ha età compresa tra i 35 e i 44 anni. 
Sulle piattaforme social a vincere quest’anno il record delle interazioni tra i programmi televisivi e Facebook, Twitter, Instagram e Youtube è il Festival di Sanremo (33,2 milioni), seguito da Amici di Maria De Filippi (23,1 milioni) e Grande fratello vip (10,2 milioni); poi Che tempo che fa (5,7 milioni) e L’isola dei famosi (4,8 milioni). Mentre la tv seguita sulle piattaforme internet subisce un calo tra marzo 2020 e marzo 2021. I click (legitimate stream) scendono da 944 a 766 milioni, ma per Rai e Mediaset crescono (rispettivamente +28% per Rai e +27%).
Di questa fotografia dello Studio Frasi, l’unico dato che è incrementato significativamente è stato il boom del consumo da smart tv, salito di 5,2 milioni marzo su marzo: le tv connesse a Internet hanno allargato l’orizzonte dell’offerta, soprattutto Netflix, Prime Video e Timvision. 

È oramai chiaro che la pandemia abbia accelerato una già avanzata digitalizzazione, e uno dei risultati è proprio l’aumentato consumo dello streaming video. I motivi sono tanti, è paradossale come in un solo anno siano cambiate tante cose da un lato e allo stesso tempo, dall’altro, non sia cambiato nulla. Quando Giuseppe Conte fece il suo discorso in diretta nazionale, nel marzo dell’anno scorso, in cui annunciava il lockdown in Italia, il paese si è trovato a vivere una situazione nuova. E in quei mesi di ansia e paura, in cui tutti dovevamo venire a patti con delle giornate interminabili, l’unica certezza era l’appuntamento davanti alla tv per seguire gli aggiornamenti sul Covid delle 18. Come dimenticare poi quella sera in cui Papa Francesco ha celebrato la messa nel silenzio assordante di una Piazza San Pietro vuota, eppure colma di italiani che, seppur virtualmente, erano connessi tramite i loro televisori? In quei due mesi e mezzo di lockdown, la televisione generalista, che nel 2019 stava già perdendo terreno rispetto alle neonate piattaforme streaming, è tornata alla ribalta come voce pubblica, portatrice di notizie di cronaca, statistiche, dibattiti, interviste ed informazioni che potessero aiutare la popolazione a conoscere il nemico invisibile che in così poco tempo ha rivoluzionato le nostre vite. Non è dunque un caso che i programmi più visti siano stati i discorsi di Conte, i Tg e la toccante preghiera di Papa Francesco. 

Allora che è successo nel 2021? Bella domanda. È successo che, a distanza di un anno dall’inizio della pandemia, gli italiani festeggiano la seconda Pasqua in casa, il secondo compleanno di fila in casa, le lauree in differita, la scuola alterna settimane in presenza ed altre in DaD, i soldi mancano, il lavoro scarseggia, e il vaccino che doveva arrivare ancora non c’è per tutti. Pur rimanendo, chi più chi meno, aggiornati sulla situazione Covid, il clima che si respira è quello di una stanchezza generale. 
Quindi come rispondono gli italiani, ancora a casa? Staccano la spina e si riversano sull’intrattenimento. Il tempo che trascorrono alla tv non è solo all’insegna della pura informazione, ma anche del puro e semplice spettacolo. Non è un caso che nella Top 3 della tv generalista di marzo 2021 ci siano Sanremo, il Grande Fratello, Amici di Maria De Filippi e così via. I commenti su Twitter dei reality e del Festival sono schizzati alle stelle, molto di più che negli anni scorsi. Il pubblico, lontano in termini di distanze fisiche, si riunisce davanti agli schermi e ha voglia di interagire, commentare, e soprattutto di farsi due risate.  

La necessità di “staccare la spina” da una situazione che sembra oramai infinita si riversa specialmente nell’utilizzo dei servizi di streaming, di pari passo con quello delle smart tv, in cui si guardano soprattutto film e serie TV, diventati oggigiorno occasione per riunirsi sul divano e aprire dibattiti sui possibili scenari delle trame. L’ampia gamma di prodotti che le piattaforme offre permette allo spettatore di scegliere cosa guardare, in base i gusti, emozioni, tempo a disposizione. Inoltre, avendo la pandemia chiuso cinemi e teatri, i canali social e le piattaforme si sono ingegnati per portare i prodotti di spettacolo direttamente sul piccolo schermo, by-passando la parte della visione in sala, questo a portato ad un ulteriore aumento di prodotti disponibili sulle smart tv.

di Vitt. Magg.

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