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Sanremo2021: scontro Amadeus-stampa sui giornali usciti senza vincitori. È un segno dell'epoca

Nell'ultima conferenza Rai un cronista attacca: far così tardi "è mancanza di rispetto". "Io vi chiedo scusa, si scusi anche chi ha titolato 'festival flop' ", si difende il conduttore

Sanremo2021: scontro Amadeus-stampa sui giornali usciti senza vincitori. È un segno dell'epoca
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7 Marzo 2021 - 15.56


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A cura della redazione di globalist.culture.it (clicca qui per vedere chi siamo) con il coordinamento di Stefano Miliani

“Finalmente è arrivato il 7 marzo, come non ero triste e preoccupato il primo giorno, non sono esaltato l’ultimo” dice Amadeus “Sono felicissimo della settimana. E’ stato un Sanremo diverso dagli altri, sarebbe una semplificazione parlare di ascolti. E’ stato fatto uno sforzo immenso, realizzare il festival è stato un fatto incredibile. Sono felice e orgoglioso di tutto quello che è accaduto. Complimenti a tutti i ragazzi che hanno partecipato, sono certo che molti saranno i super big di domani, non solo chi è sul podio. E’ avvenuto un passaggio musicale nella storia del Festival. Volevo fosse l’occasione per cambiare qualcosa ed è accaduto”.

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L’ultima conferenza stampa del festival di Sanremo2021 verge su tre principali argomenti: Amadeus-ter, gli ascolti e relative critiche e rispote, un confronto fra conduttore e direttore artistico e stampa i quali richiedono rispetto a vicenda in merito agli orari e dei quotidiani e ai giudizi dei cronisti ma che diventa emblematico di un’epoca e della comunicazione oggi: come ha detto un cronista i principali quotidiani oggi non hanno in prima pagina i vincitori a causa della proclamazione in un’ora impossibile. Amadeus ci mette la faccia, se ne assume la responsabilità piena. Giusto o sbagliato, una cosa è certa: la Rai glielo ha lasciato fare quando dieci o cinque anni fa non lo avrebbe mai permesso.

In conferneza stampa arriva la voce di Fiorello, chiamato al telefono da Amadeus, il quale senza timore scoperchiha un vaso di Pandora: “Ho sentito solo numeri, ho letto addirittura la parola flop. 14 milioni, flop. Mi chiedo, ma cosa hanno visto? C’è qualcosa che non mi torna. Grazie comunque, è l’esperienza più importante della mia vita. Se domani mi dovessero chiamare, e mi dicessero che c’è una convention con venti persone direi: ‘Ma davvero??? E’ una folla!'”

Un giornalista registra come quotidiani importanti non abbiano in prima pagina i vincitori per l’ora tarda e la giudica una mancanza di rispetto verso tutti coloro che lavorano nella carta stampata. “È mancanza di rispetto quanto si titola flop davanti a 14 milioni di persone come ha fatto il tuo giornale – replica il conduttore -. L’orario non è mancanza di rispetto a voi e qualora voi abbiate percepito questo chiedo scusa, l’anno prossimo qualcuno chiuderà prima. Però la stessa onestà dovete averla voi nel dire che questo è stato uno dei festival più forti nella storia: io chiedo scusa a te tu a me. Poi accetto e rispetto una valutazione artistica dove puoi reputare sbagliato avere troppe canzoni, posso dirti che hai ragione, ma erano tante perché ho voluto dare più spazio alla musica che era ferma: chiedo scusa a quanti non hanno potuto annunciare il vincitore, è una responsabilità che non riguarda il direttore di Rai1 Stefano Coletta o la Rai, è mia’
Che prosegue nella sua ultima (forse) conferenza stampa del festival: ”Non avrei mai potuto fare il festival se non avessi avuto sul palco Rosario Fiorello, il più grande showman che abbiamo e che ha portato allegria. Ho 58 anni, ho fatto feste di piazza, sagre, ma stare davanti al nulla è una cosa che non auguro a chi fa il mio lavoro”.

E’ l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, a chiedere ad Amadeus e a Fiorello di fare marcia indietro rispetto alla decisione presa e di fare il festival anche nel 2022: “Spero che il prossimo festival sia quello del triplete per Amadeus e Fiorello. Si meritano l’applauso di quella sala” dice Salini, Amadeus non esclude un futuro ritorno, ma rimane fermo sulla sua posizione per il prossimo anno.

Gian Paolo Tagliavia, amministratore delegato di Rai Pubblicità, si dichiara soddisfatto dell’andamento dell’edizione: “Il mercato ha scommesso sul progetto e su Rai1. Dicevo di essere ottimista ma non immaginavo di raccogliere più dell’anno scorso: 38 milioni, un milione in più rispetto all’anno scorso. Evidentemente il mercato ha apprezzato la volontà di esserci, ci ha creduto, siamo contenti”.

“Ho letto tante cose ingiuste” continua su questa lunghezza d’onda il direttore Rai Stefano Coletta “perchè la lettura all’inizio è stata solo contabile. Il progetto sul piano musicale era molto coraggioso e ha poi fatto gol, perchè oggi ci ritroviamo a parlare di Madame, Willie Peyote, e altri giovani che hanno portato la rete ad avere una media di 50enni, quando sappiamo bene che a Rai1 siamo over 60”.

Si punta molto a giustificare i dati con le scelte musicali fatte, ponendo in maniera marcata l’attenzione su come Amadeus, già dall’anno scorso, abbia lavorato per portare sul palco dell’Ariston e in tutte le case degli italini artisti poco noti ma molto validi. 
Le classifiche e i premi della critica vinti da cantanti di cui la maggioranza del pubblico non conosceva nemmeno il nome a inizio edizione è la conferma che stiano andando nella giusta direzione.

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