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La Cineteca di Bologna celebra i 125 anni del cinema con i Fratelli Lumière

Dal 28 dicembre sulla piattaforma online “Il Cinema Ritrovato fuori sala”

La Cineteca di Bologna celebra i 125 anni del cinema con i Fratelli Lumière
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24 Dicembre 2020 - 10.32


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Il 28 dicembre 1895, al Gran Caffè di Parigi sul Boulevard des Capucines, i Fratelli Lumière presentano la prima proiezione pubblica a pagamento. In quel dicembre del 1895, nasce il cinema.

Oggi, in un 2020 con teatri e sale cinematografiche chiuse per l’emergenza sanitaria, la Cineteca di Bologna decide di festeggiare online i 125 anni dalla nascita del cinema con i film dei suoi inventori, i fratelli Lumière. Proprio dal 28 dicembre, sulla piattaforma “Il Cinema Ritrovato fuori sala”, sarà possibile vedere il film “Lumière! La scoperta del cinema”: 114 film di 50 secondi ciascuno – scelti dall’immenso catalogo Lumière di oltre 1.400 film – realizzati dagli inventori del cinematografo e dai loro operatori tra il 1895 e il 1905, raccontati da Thierry Frémaux (direttore dell’Institut Lumière di Lione e del Festival di Cannes) e restaurati dal laboratorio L’Immagine Ritrovata. Con un “regalo speciale” per il pubblico italiano: la voce narrante di Valerio Mastandrea. 

Con questo film sarà possibile andare al di là del celeberrimo arrivo del treno al binario della stazione di La Ciotat, e scoprire che dietro a queste brevissime “vedute”, c’era già un’idea che avrebbe cambiato il mondo: il cinema. Il senso della narrazione per immagini, dell’inquadratura e dei movimenti dei personaggi sono già sviluppati fin dal loro primo film, “L’uscita dalle fabbriche”, emblematico affresco di massa per il battesimo di un’arte nata, e rimasta, collettiva. 

“Questi film hanno, fin dal primo, la ‘Sortie d’usine’, una consapevolezza dell’inquadratura che è assoluta e che si mantiene tale in ognuna delle oltre 1.400 vedute del catalogo Lumière, che pure sono state realizzate da diversi operatori”, ricorda il direttore della Cineteca, Gian Luca Farinelli. “La bellezza di queste vedute lascia stupefatti e ci rapisce. Non sono soltanto le prime immagini in movimento che ritraggono il mondo, ma ce ne consegnano una visione straordinariamente potente e bella. E i Lumière non sono solo degli inventori, degli industriali e degli artisti, sono anche i primi programmatori. La prima proiezione al Salon indien è anche il primo programma, dove i titoli e la loro successione non ha nulla di casuale, è una programmazione che, nella successione, crea un montaggio e una relazione tra le diverse vedute successive fondamentale per la riuscita della serata”.

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