“Micromega chiude”. Il gruppo Gedi molla la rivista. Flores d’Arcais: noi continuiamo | Culture
Top

“Micromega chiude”. Il gruppo Gedi molla la rivista. Flores d’Arcais: noi continuiamo

Gli editori di Repubblica non pubblicano più il bimestrale dal 1° gennaio. L’epoca delle grandi riviste intellettuali tramonta? Il direttore: la rivista prosegue

“Micromega chiude”. Il gruppo Gedi molla la rivista. Flores d’Arcais: noi continuiamo
Preroll

redazione Modifica articolo

12 Dicembre 2020 - 18.21


ATF

Lo scrivono il Fatto Quotidiano oggi 12 dicembre in un colonnino in ultima pagina e, nel sommario di un titolo sulla lettera di John Elkann e i vertici Gedi a tutti i giornalisti del gruppo Gedi, il sito nuovoobserver.it: Micromega dal 1° gennaio chiude. Così riporta tra virgolette nell’ultima pagina in un colonnino il Fatto: “Gentili Signori, vi informiamo che dalla data del 1º gennaio 2021, Gedi Gruppo Editoriale S.P.A. cesserà la pubblicazione del periodico Micromega . Cordiali saluti”. Firma queste parole Corrado Corradi, direttore generale della divisione stampa nazionale di Gedi.
Nelle edicole e nelle librerie da 35 anni, dal 1986, la rivista ha esercitato il pensiero principalmente della sinistra andando oltre gli schematismi e ha visto i migliori intellettuali scrivere di politica, cultura, con un’ottica internazionale e non provinciale quale regna di solito nelle pubblicazioni italiane. Dunque la rivista chiude la propria esperienza con quelle tre scarne righe senza neanche l’onore delle armi? Parrebbe di sì. Il direttore Paolo Flores d’Arcais al Fatto non ha voluto commentare.

La saracinesca scende su un pezzo di Novecento, un secolo dove le riviste d’alto livello hanno avuto un peso culturale e politico altissimo e hanno dato vitalità ai dibattiti. Il bimestrale in edicola e in libreria dal 3 novembre riserva titolo e copertina ai crimini compiuto dall’Italia colonialista in Libia, Eritrea, Somalia ed Etiopia nel primissimo ‘900 e con il fascismo(pp. 242, € 15,00).
La speranza, rileva il Fatto Quotidiano, che è che “Flores e la sua redazione possano trovare un modo per tenere in vita Micromega con un altro editore”. È una speranza che speriamo si concretizzi o un altro editore stia già abbracciando la rivista. È certo un’altra rottura, traumatica, tra l’impresa editoriale fondata da Carlo De Benedetti con Repubblica nel 1976 quanto accaduto negli ultimi anni e, adesso, con la famiglia Agnelli proprietaria del Gruppo Gedi.

Flores D’Arcais: la rivista continuerà a vivere – “MicroMega continuerà a vivere”.
Lo annuncia il fondatore e direttore Paolo Flores d’Arcais, anche se il numero in uscita il prossimo giovedì 17 dicembre, un almanacco di filosofia dedicato alla biopolitica, “sarà l’ultimo edito da Gedi”. La rassicurazione è arrivata con un comunicato dallo stesso Flores d’Arcais dopo un articolo pubblicato oggi dal “Fatto Quotidiano” che informa che con una lettera firmata da Corrado Corradi, direttore generale della divisione stampa nazionale di Gedi, è stata comunicata al direttore e alla redazione la cessazione delle pubblicazioni del periodico bimestrale “MicroMega” dalla data del 1º gennaio 2021.
“Ai tanti amici di ‘MicroMega’ e giornalisti che mi stanno chiamando in queste ore, posso assicurare che ‘MicroMega’ continuerà a vivere, e che con i redattori e i collaboratori stiamo già studiando le modalità per non interrompere la continuità della testata”, ha scritto Flores d’Arcais nella nota.
“MicroMega”, rivista di filosofia e politica, è nata nel 1986 e il politologo e filosofo Paolo Flores d’Arcais l’ha posta “al servizio delle grandi battaglie civili, della coscienza democratica”, tanto da considerarla un laboratorio di idee per “una sinistra illuminista”. Nel 2021 la rivista festeggerà il 35 anni di pubblicazioni, punto di riferimento dell’universo progressista e uno dei punti di approdo dell’impegno degli intellettuali in politica, alimentata da alcune delle migliori firme del giornalismo e della letteratura

Clicca qui per il numero di novembre 2020 di Micromega

Native

Articoli correlati