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Stefania Scateni: quando la poesia sconfigge l’Alzheimer

I versi in forma di haiku della scrittrice e giornalista, affiancata dallo scrittore e compagno Beppe Sebaste, all’Alzheimer Fest di Treviso

Stefania Scateni: quando la poesia sconfigge l’Alzheimer
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12 Settembre 2019 - 12.31


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«Quando sogno / non piango / mai». L’autrice di questi versi in forma di haiku consapevolmente imperfetta è Stefania Scateni, giornalista culturale all’Unità finché il giornale fondato da Antonio Gramsci esisteva, scrittrice: li presenta sabato 14 alle 11 insieme al compagno e scrittore Beppe Sebaste in un festival coraggioso, particolare e ricco di sorrisi, l’Alzheimer Fest 2019 al Sant’Artemio nel parco dello Storga a Treviso da venerdì 13 a domenica 15 settembre. Stefania Scateni vi partecipa perché due anni fa, ad appena 58 anni, le è stato diagnosticato l’Alzheimer precoce, oltre tutto nei mesi in cui moriva la testata a cui è stata sempre stata legata.

Vi proponiamo qui sotto una scelta di dieci poesie in forma di haiku (consapevolmente imperfetta), la forma poetica giapponese che di norma prevede tre versi con uno schema fisso di sillabe e che la scrittrice modula e varia al suo ritmo e alle sue immagini. Alla diagnosi della malattia Stefania Scateni reagisce cercando cure e scrivendo. Fondamentale, la presenza di Sebaste compagno e “caregiver”, termine con cui si identifica chi accompagna le persone affette da questa malattia difficilissima, in apparenza per ora senza cura e che non colpisce solo in tarda età. Non a caso il cinema di recente ha raccontato l’Alzheimer. Richard Glatzer e Wash Westmoreland, in Still Alice hanno diretto una Julianne Moore toccante e straordinaria, premiata con l’Oscar nel 2014 come migliore interprete femminile nel ruolo di una professoressa in attività che gradualmente scopre l’abisso in cui sta precipitando; nel 2017 Paolo Virzì nel delicato Ella & John ha raccontato un epilogo on the road in tarda età con Helen Mirren e Donald Sutherland.

L’Alzheimer Fest è organizzato dalla Casa delle Associazioni e del Volontariato di Milano. Scrive nel sito l’associazione no profit fondata nel 2017. «Siamo tra “quelli che l’Alzheimer è una stagione di vita”, “quelli che la vita è fatta anche di Alzheimer”. E che si arrabbiano di brutto quando la dignità delle persone viene ignorata o calpestata – scrivono sul web – In primis siamo tra quelli che l’Alzheimer lo portano con sé ogni giorno: siamo “imperfetti sconosciuti”. Siamo anche familiari “in servizio attivo”, siamo terapisti, artisti, badanti, medici, professori, giornalisti, attori, musicisti, ricercatori; tante persone, tante associazioni amiche in giro per l’Italia». Di seguito, dieci haiku di Stefania Scateni scelti dalla redazione di globalist.

Stefania Scateni: dieci haiku

quando sogno
non piango
mai

quel sasso
liscio
ha cento anni

il sasso verde
non si arrampica
mai

sul selciato
il bambino vede
le strisce di sole

la schiuma grigia
del mare
è argento sottile

dov’è la prima nuvola
che andrà
a dormire?

gli alberi
sono i re
del panorama

avevo scritto
un haiku
ma si è scolorato

piove a secco
piove verde
le lacrime dell’albero

il sole grande
folgorante ora
scricchiolerà come una pigna

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