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Il Bacio è troppo osé, Facebook censura Rodin

Assurdo: il colosso social di Zuckerberg blocca l'immagine della scultura di fine '800 perché «mostra eccessivamente il corpo», allude al sesso e la considera un «prodotto» come un altro.

Il Bacio è troppo osé, Facebook censura Rodin
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1 Novembre 2017 - 10.38


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di Stefano Miliani

 

No, il Bacio scolpito da Auguste Rodin Facebook non lo tollera. Troppo sensuale. Pertanto lo censura. L’opera sconfina nella pornografia? Macché. Vi pare esagerato? Certo. Eppure l’impresa di Mark Zuckerberg nel giorno 31 ottobre 2017 ha vietato un post con l’immagine della coppia avvinghiata nella passione e scolpita dall’artista negli anni ’80 del XIX secolo e oggi al Museo Rodin di Parigi come immagine trainante per un’esposizione sullo scultore.

Tale atto censorio lo denuncia il promotore e organizzatore di mostre Marco Goldin tramite la sua società, Linea d’ombra. «Ha destato sconcerto la notizia che il post pubblicato stamattina nella pagina Facebook della società ( https://www.facebook.com/lineadombrarte ), riservato alla prossima apertura delle prenotazioni della rassegna destinata alle sculture e alle opere su carta di Auguste Rodin, sia stato bocciato nella sua promozione». La motivazione? Riferisce Linea d’ombra: «Un’immagine che mostra eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi». Facebook, prodiga di consigli, consiglia allora «di utilizzare contenuti che si concentrano sul tuo prodotto o servizio, evitando allusioni di natura sessuale». Il che è anche peggio. Perché tradisce una concezione delle cose, non solo dell’arte, e dove tutto è «prodotto o servizio».

 

Il Bacio dell’artista francese (1840-1917) ebbe una lunga gestazione e più versioni. Goldin esporrà il gruppo del 1885 insieme a un’altra cinquantina di sculture nella mostra su Rodin, il collaborazione con il museo parigino, in calendario al Museo civico di Santa Caterina a Treviso dal 24 febbraio 2018. Il curatore replica a Facebook: «Ma può un’immagine simbolo della storia dell’arte essere paragonata a una qualsiasi immagine di carattere sessualmente esplicito? In una Rete invasa da, quelli sì, contenuti di orribile pornografia, vogliamo davvero equiparare i nudi rinascimentali o il Bacio di Rodin, a immagini che invece circolano liberamente? ». Evidentemente per i solerti tecnici di Facebook il paragone con la pornografia regge.

 

L’opera è ispirata al Canto V della Divina Commedia (Rodin amava il poema dantesco), dove il poeta incontra gli sfortunati amanti Paolo e Francesca. Chissà, anche Dante avrebbe avuto vita difficile, su Facebook.

 

 

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