L'impegno civile di Paolo Fresu: jazz nelle strade e nell'arte dell'Aquila | Culture
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L'impegno civile di Paolo Fresu: jazz nelle strade e nell'arte dell'Aquila

Il trombettista in uno spot per ricordare l'apertura del Museo nazionale d'Abruzzo e il bisogno di ricostruire dopo il terremoto. La direttrice Arbace: "Con la cultura torniamo a vivere"

L'impegno civile di Paolo Fresu: jazz nelle strade e nell'arte dell'Aquila
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20 Dicembre 2017 - 12.41


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Paolo Fresu ama L’Aquila e si impegna in prima persona per la ricostruzione post terremoto (del 2009). Ad agosto ha suonato nella città abruzzese e in borghi di Marche, Umbria e ad Amatrice nel Lazio quale nome portante di concerti con centinaia di musicisti promossi dal Ministero per i beni e attività culturali e del turismo ideati per rilanciare il ritorno alla vita dopo il terremoto, anzi i terremoti, del 2016. Adesso suona la sua tromba per le strade de L’Aquila, che sono dei cantieri, e nel Museo nazionale d’Abruzzo – Munda aperto due anni fa, il 19 dicembre 2015, in un video di Paolo Santamaria e promosso sempre dal Ministero conferendo una suggestione profonda e particolare a quei luoghi, a quelle Madonne e dipinti dal Medioevo al Rinascimento.

Il Museo apriva nell’ex mattatoio comunale con oltre cento opere selezionate dalla raccolta che era ospitata dal 1949 nel Castello Cinquecentesco gravemente lesionato dal sisma. Lo spot “vuole ricordare come la riapertura del museo abbia rappresentato un importante momento di rinascita per l’intera comunità aquilana”, riporta la nota stampa. Per la direttrice del Polo Museale d’Abruzzo, Lucia Arbace la riapertura del museo “ha segnato l’avvio della rinascita della città, un momento importante e sentito non solo simbolicamente, ma anche concretamente. In questi due anni – prosegue Arbace – abbiamo lavorato bene creando un sistema di relazioni con le associazioni cittadine che hanno organizzato concerti ed eventi da noi, oppure hanno finanziato restauri. Il nostro registro dei commenti è pieno di osservazioni e pensieri positivi, anche di stranieri. Per le festività di Natale il museo ospita un mostra dedicata al pittore Remo Brindisi e la collezione è stata recentemente integrata con una magnifica croce di Nicola da Guardiagrele e con nuove oreficerie e prestigiose maioliche di Castelli tra cui un raffinato piatto a paesaggio di Carlo Antonio Grue. La riapertura del museo – conclude la storica dell’arte nel comunicato del dicastero – è stato un esempio concreto di come grazie alla centralità della cultura un intero territorio sta tornando a vivere”.

Lo spot è online su Facebook e su YouTube.

 

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