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Morto per gli effetti del Covid19 Giorello, filosofo che studiava le scienze e Topolino

A 75 anni se n’è andato a Milano per le conseguenze del Coronavirus. Uno dei maggiori pensatori italiani, voleva il superamento della barriera tra cultura scientifica e umanistica. Il tweet di Conte

Morto per gli effetti del Covid19 Giorello, filosofo che studiava le scienze e Topolino
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15 Giugno 2020 - 20.52


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A 75 anni è morto a Milano uno dei maggiori filosofi italiani, Giulio Giorello. Aveva avuto il coronavirus ed era stato ricoverato per quasi due mesi. Era stato dimesso una decina di giorni fa, poi, riferiscono le agenzie di stampa, le condizioni si sono aggravate. Lo studioso di filosofia della scienza tre giorni fa aveva sposato Roberta Pelachin, la sua compagna. Era un filosofo attento alle scienze, dalla neuroscienza alla bioetica, aveva studiato pensatori come Spinoza e, al contempo, Topolino di Walt Disney. Fondamentale il suo contributo al superamento delle diffidenze e delle barriere tra la cultura scientifica e la cultura umanistica.

Il premier Giuseppe Conte ha scritto su Twitter: “Giulio Giorello è deceduto. Filosofo raffinato, epistemologo, grande appassionato delle questioni riguardanti il “metodo” della scienza. Ha riflettuto intensamente anche su etica, politica, religione. L’Italia perde un grande pensatore, mai banale. Ci restano le sue dense pagine”.

Giorello si era laureato nel 1968 in filosofia, in matematica nel 1971. Aveva avuto come maestro riconosciuto Ludovico Geymonat, filosofo di impostazione marxista allontandosi dal suo pensiero (non nell’affetto) negli anni ’80 perché, scrive Antonio Carioti sul Corriere della Sera online, imputava al maestro “una scarsa attenzione alle libertà individuali tipica della visione comunista”.

Giorello dirigeva per Raffaello Cortina editore la collana “Scienza e Idee”. Aveva insegnato Filosofia della scienza all’Università Statale di Milano e, in precedenza, in altre università e il raggio dei suoi interessi era vastissimo: spaziava dalle neuroscienze alla paleontologia, dalla psicologia evolutiva alla fisica delle particelle, dalla bioetica alla mitologia fino ai fumetti all’ateismo. Su questi e altri temi si era dimostrato anche un eccellente divulgatore e dal 1985 collaborava con il CorSera e, da quando aveva iniziato le pubblicazioni, con l’inserto della Lettura.

Tra i suoi volumi e curatele figurano l’edizione italiana di “Sulla libertà” di John Stuart Mill (Mondatori, 1981). “Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo” (Longanesi, 2010), “Libertà. Un manifesto per credenti e non credenti” con Dario Antiseri (Bompiani), “Di nessuna chiesa. La libertà del laico” (Cortina), sono titoli che attestano il suo pensiero e interesse per l’ateismo e la laicità in un paese radicalmente cattolico come il nostro, mentre con “Filosofia di Topolino” (Guanda) lesse nel personaggio della Disney una sorta di filosofo del XX secolo.

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