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L'uso di tablet e pc a scuola penalizza la lettura

Secondo lo studio Pirls 2021, gli studenti che non utilizzano dispositivi digitali per le attività scolastiche ottengono risultati migliori nella lettura

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18 Maggio 2023 - 18.13


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L’indagine Pirls 2021 mette in luce come l’utilizzo dei dispositivi digitali influenzi in modo negativo il rendimento degli studenti nella lettura. Dallo studio, condotto tra classi di bambini di quarta elementare, è emerso che gli studenti che frequentano scuole in cui la maggioranza proviene da famiglie benestanti hanno punteggi di lettura mediamente più alti (+31 punti) rispetto a quelli che frequentano scuole in cui la maggioranza proviene da famiglie economicamente svantaggiate. Tuttavia, questa differenza è inferiore alla media internazionale (42 punti).

Nel contesto italiano, nelle diverse aree geografiche, si osserva una variazione dei punteggi di lettura. Nelle aree del Nord Ovest e del Nord Est non si rilevano differenze significative, mentre nel Centro si registrano 24 punti di differenza e nel Sud e nelle Isole si registrano rispettivamente 44 e 46 punti di differenza.

L’indagine mostra inoltre che il 53% degli studenti frequenta scuole in cui i dirigenti non riscontrano problemi rilevanti legati al comportamento degli studenti, mentre il 31% frequenta scuole con problemi minori e il 16% frequenta scuole con problemi rilevanti.

La rilevazione Pirls 2021 – presentata dalle studiose Invalsi Margherita Emiletti, coordinatrice nazionale dell’indagine, Laura Palmerio, responsabile area indagini internazionali Invalsi e dal presidente di Invalsi Roberto Ricci – è stata compiuta in 50 Paesi nel mondo, compreso il nostro, in una fase segnata ancora dalla pandemia. In Italia hanno partecipato alla rilevazione 222 scuole, 442 insegnanti, coinvolgendo oltre 7.000 allievi e 5.000 genitori.

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