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Elon Musk, l'impero Twitter e il sogno di Marte

Vado o resto? Nel suo social rispondono: vai. Ma lui resta e sogna nuove imprese. E intanto dalla Borsa non arrivano buoni segnali

Elon Musk, l'impero Twitter e il sogno di Marte
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12 Gennaio 2023 - 16.40


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di Elena La Verde

Restare o andare?”, è il dilemma shakesperiano di Elon Musk, l’amministratore delegato di Twitter. Circa qualche settimana fa, l’imprenditore sudafricano ha lanciato uno dei suoi soliti sondaggi, domandando agli utenti della piattaforma se dovesse dimettersi dal suo ruolo di dirigenza. Diciassette milioni di persone hanno votato e il 57% si è pronunciato favorevole alle sue dimissioni. “Vox populi, vox dei”, scriveva Elon Musk al termine di ogni precedente sondaggio. La dizione latina è chiara: “La voce di Dio, la voce del popolo”. Il popolo ha parlato e deve essere fatta la sua volontà.

Ma questa volta, Elon Musk ha stupito tutti. Dopo alcuni giorni di silenzio, è tornato alla carica e ha cinguettato sul risultato ricevuto: “Mi dimetterò da amministratore delegato di Twitter, non appena avrò trovato qualcuno abbastanza folle da assumere l’incarico”. È stata una dichiarazione forte, una notizia scottante che è rapidamente rimbalzata sulle prime pagine di diverse testate giornalistiche nazionali ed internazionali.

Intanto, sono circolati i primi nomi su chi potesse sostituirlo, da Sheryl Sandberg, l’ex direttrice operativa di Meta a Sarah Friar, capo di Nextdoor e direttrice finanziaria di Block, la società di pagamenti creata da Jack Dorsey cofondatore di Twitter.

Qualcuno ha avanzato addirittura il nome dei BTS, del famosissimo ed influente gruppo musicale sudcoreano. Ed Elon Musk ha persino risposto, cinguettando: “Ottima idea”.

In sostanza, ora che ha annunciato la sua decisione, a meno che non cambi idea, è alla ricerca di un successore a cui destinare il suo impero chiamato Twitter. Trovare qualcuno che possa sostituirlo e ricoprire il suo stesso ruolo, è la missione. Ma precisiamo: secondo le sue parole, questo qualcuno deve essere altrettanto folle come lui. Non si tratta di un semplice affare.

Sì, perché quando parliamo di Elon Musk, ce n’è uno solo. Camaleontico, provocatore, controverso. Geniale per certi versi, sregolato per altri. Un uomo d’affari da un lato, un uomo di spettacolo dall’altro. Un uomo come tanti, ma non troppo. A tratti, un alieno.

Del resto, è risaputo il suo grande interesse per lo spazio, le stelle e per i pianeti, in particolare Marte: da qui deriva la fondazione di Space X, la società dedicata allo sviluppo della tecnologia aerospaziale. Il suo sogno è colonizzare il Pianeta Rosso entro il 2050, perché vuole garantire la sopravvivenza della nostra specie. Mira infatti a salvare il mondo, vuole cambiare le sorti dell’umanità, cercando un nuovo pianeta da vivere e abitare.

Mentre la sua ambizione lo spinge alla conquista di Marte, prova a prendere il volo con Twitter, anche se i risultati non sono quelli sperati.  Per adesso, cavalca un mondo ormai sempre più stretto per il degno Cesare che è diventato.  Resta letteralmente con i piedi per Terra.

Eppure, il popolo, la voce di Dio, si è espresso. Gli utenti lo vogliono fuori da Twitter. In coro, lo hanno mandato via.

 E lui non deve fare altro che andare.

La destinazione? Volendo, potrebbe optare per Marte. Diventerebbe il primo uomo su Marte. Anzi, un abitante: un marziano. Alla fine, potrebbe anche essere insignito con un premio importante. In tal caso, però nessuna invidia. Tanto prima o poi, in un modo o nell’altro, sul pianeta Marte, ci andiamo tutti.

Ma intanto dalla Borsa non arrivano buoni segnali. E lui, si sa, al verde dollaro ci tiene tanto.

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