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Tornano le Giornate Fai di primavera: siti aperti in diciassette regioni

Si svolgerà il 15 e 16 maggio in moltissime località l'appuntamento di arte e cultura grazie ai volontari del Fondo Ambiente Italiano: potrà ospitare in sicurezza fino a 200 mila visitatori prenotati online.

Tornano le Giornate Fai di primavera: siti aperti in diciassette regioni
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11 Maggio 2021 - 18.15


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Il 15 e 16 maggio tornano le Giornate Fai di primavera. Saranno almeno 600 le aperture di siti in 300 città di 17 regioni (erano 19 ma Sicilia e Sardegna sono rimaste arancioni per cui restano fuori), di cui il 50 per cento all’aria aperta che, nel rispetto delle norme di sicurezza, saranno disponibili alla prenotazione obbligatoria online sul sito www.giornatefai.it. entro la mezzanotte del giorno precedente la visita, fino a esaurimento posti disponibili. 

Dal Castello di Sammezzano a Reggello (FI), caleidoscopio di arte e architettura, (prenotazioni già esaurite) alle chiese di Gio Ponti, quasi sconosciute, a Milano e Taranto. E poi la Villa Il Vascello a Roma, il borgo di Santa Maria del Cedro (CS), Palazzo Malvinni Malvezzi a Matera, che dopo le ferite del terremoto del 1980 ha ritrovato la sua luminosa commistione di stili, tra barocco e neoclassico, o il Parco archeologico del Pausilypon, vicino Napoli, con la monumentale villa romanza affacciata sul mare, tanto amata dall’imperatore Augusto.

Interessante anche il percorso tra i più bei teatri della Lombardia, che a Milano dalla Scala approda al Franco Parenti passando per il Piccolo, verso il Ponchielli di Cremona e il Sociale di Mantova. Ma c’è anche l’appartamento di Carlo Felice di Savoia a Palazzo Chiablese a Torino, rinnovato da Benedetto Alfieri e appena riallestito. O il treno Centoporte a Massa, trasformato in ospedale nella Seconda guerra mondiale. E poi percorsi nella natura, come il trekking nel bosco alla seicentesca Villa Volpara detta “Il Fodo”, che ospitò la tipografia clandestina del Comitato di Liberazione dei partigiani di La Spezia; o Acigreenway ad Acireale (CT), pista ciclopedonale sul tracciato dismesso della ferrovia nella Riserva Naturale Orientata della Timpa.

Si tratta del primo evento nazionale di arte e cultura dopo il periodo di chiusure forzate. Un’occasione importante, che lo scorso anno era saltata per il lockdown, che gli italiani, e non solo, potranno cogliere al volo approfittando della disponibilità entusiastica dei Gruppi volontari Fai. “Nel 2019 – ricorda il presidente del Fondo Andrea Carandini – avevamo 1.100 siti aperti in 430 città. Quest’anno potremo accogliere solo 220 mila visitatori con un terzo dei luoghi. Meglio di niente, fino a pochi giorni fa non eravamo sicuri neanche di poterlo fare”.

“Sono convinto – dice il ministro della cultura Dario Franceschini – che proprio come l’apertura intelligente, scrupolosa e coraggiosa di teatri, cinema e musei dopo il 26 aprile, anche le Giornate Fai saranno la dimostrazione che si può usufruire del patrimonio culturale in sicurezza” – e aggiunge – “sono convinto che il rientro nella normalità sarà un grande nuovo Rinascimento, con l’Italia protagonista. La consapevolezza di cos’è questo Paese senza il proprio patrimonio materiale e immateriale spingerà ad andare verso consumi culturali nuovi”.

La campagna raccolta fondi (sms solidale 45586) e le Giornate Fai, che sono state insignite della Targa del Presidente della Repubblica, chiuderanno anche la Settimana Rai dedicata ai beni culturali, in onda dal 10 al 16 maggio. 

(N.B. il programma potrebbe subire variazioni; la realizzazione dell’evento nelle singole Regioni dipenderà dal loro colore nella settimana del 10 maggio. Per le Regioni attualmente arancioni prenotazioni aperte da sabato 8 maggio in caso di passaggio in zona gialla).

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