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400mila dollari in donazioni salvano la City Lights dalla rovina per “lockdown”

Con la chiusura per la pandemia la libreria e casa editrice della controcultura nata nel 1953 stava per non riaprire più

400mila dollari in donazioni salvano la City Lights dalla rovina per “lockdown”
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redazione Modifica articolo

15 Aprile 2020 - 12.29


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Causa “lockdown” per il Coronavirus e il mondo dei libri che non è certo in ottima forma il City Lights Bookstore & Publishers a Chinatown a San Francisco ha rischiato di chiudere per sempre i battenti, il 16 marzo scorso: ha serrato le porte per la pandemia Covid19 e per la libreria fondata da Lawrence Ferlinghetti e Peter D. Martin nel 1953, culla dalla Beat Generation e frequentata da lettori e scrittori ben oltre il movimento di Ginsberg & amici, poteva essere l’ultimo giorno. Invece una campagna online della libreria ha raccolto almeno 400mila dollari tramite ottomila donazioni. Quanto accade alla City Lights non è un fenomeno ripetibile né esportabile, può verificarsi in Nord America, e tuttavia la risposta dei donatori rincuora.

Elaine Katzenberger, editrice e amministratrice delegata aveva lanciato una campagna su “GoFundMe” spiegando che non potevano rispondere nemmeno agli ordini online perché il negozio voleva che i suoi addetti restassero al sicuro a casa: “Senza alcun modo per generare introiti, le nostre riserve di denaro si stanno restringendo rapidamente con scadenze dei conti e l’impegno primario verso il nostro staff, mandato a casa a stipendio pieno e con l’assistenza sanitaria. Speriamo di restare in salute e finanziariamente al sicuro”. La linea di salvataggio erano 300mila dollari. L’appello non è rimasto inascoltato.

La City Lights si trova al 261 della Columbus Avenue nella zona di confine tra Chinatown e North Beach. Dal 2001 è un “city landmark” ufficiale di San Francisco. Involontariamente, contribuì in misura decisiva al suo essere stata e rimasta un riferimento della controcultura il processo per oscenità che nel 1956 portò alla sbarra Ferlinghetti in quanto editore di Howl and Other Poems (“L’urlo e altre poesie) dell’amico e collega poeta Allen Ginsberg. Non si è trasformata in un monumento al passato o alla nostalgia. L’attore e scrittore Peter Coyote described City Lights in a YouTube in un video di sostegno alla libreria-casa editrice ha esclamato: “Il cuore della City Lights batte ancora al posto giusto, difende le giuste cause, si mobilita per i perdenti, la presenza di cuore, la generosità, la cultura, per la fiducia nell’eccellenza e nelle capacità artigianali. È proprio lì e potrebbe farmi piangere”.

“Vi assicuro che stiamo facendo tutto quanto sia in nostro potere per mantenere City Lights integra affinché abbia un ruolo vitale in quello che per ora appare un futuro molto incerto”, aveva detto Elaine Katzenberger sulla piattaforma GoFundMe. “Sappiamo quanto abbiamo bisogno di questo luogo, di questa casa lontano da casa dove potremo incontrarci di nuovo, di persona e nei libri”.

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