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Verso il 25 novembre: rispetto e sicurezza i due cambiamenti culturali collettivi da far crescere

I dati aggiornati dell’Osservatorio nazionale “Non Una di Meno”, gli 800 Punti Viola in tutta Italia, la campagna 1522 nei camerini

Verso il 25 novembre: rispetto e sicurezza i due cambiamenti culturali collettivi da far crescere
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23 Novembre 2025 - 23.37


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Femminicidio e violenza di genere vanno combattuti attivamente ogni giorno, lavorando a un cambiamento culturale fatto di consapevolezza, educazione, protezione e ascolto. Parità e rispetto sono temi sociali che si raggiungono con un impegno a cui sono chiamati tutti, uomini e donne, che passa dall’attenzione alle parole al creare spazi di accoglienza e condivisione.

Lo scorso 19 novembre maggioranza e opposizioni si sono trovate d’accordo alla Camera sulla proposta di legge per cui “senza consenso libero ed attuale” si configura il reato di violenza sessuale; si tratta di una svolta fondamentale, che riscrive integralmente l’art. 609-bis del codice penale in linea con la Convenzione di Istanbul.

I dati sui femminicidi di quest’anno, aggiornati al 22 novembre dall’Osservatorio nazionale “Non Una di Meno”, parlano di 77 casi, a cui si aggiungono 3 suicidi indotti di donne, 2 suicidi indotti di due ragazzi trans, 1 suicidio indotto di una persona non binaria, 1 suicidio indotto di un ragazzo, 7 casi in fase di accertamento: tutte morti indotte da violenza di genere per un totale di 91 casi. Ma ci sono almeno altri 68 tentati femminicidi.

Numeri impressionanti che danno la misura dell’urgenza di trovare soluzioni al problema. Nella quasi totalità dei casi, l’assassino era conosciuto dalla persona uccisa: al 51% (39 casi) era il marito, il partner, il convivente, nel 23% (11 casi) l’ex partner, da cui la persona uccisa si era separata o aveva espresso l’intenzione di separarsi. In 11 casi, l’omicida è il figlio, negli altri un amico, il nipote, un cliente o un conoscente. L’età media è 53 anni, il più giovane aveva 19 anni, il più anziano 92.

25 uomini colpevoli si sono suicidati subito dopo l’omicidio, altri 5 uomini hanno tentato di togliersi la vita. Dei 77 casi accertati, 27 sono morti per accoltellamento e 14 per colpi di arma da fuoco. Altre cause, soffocamento o strangolamento (16), percosse, colpi di forbici, colpi d’ascia, caduta dalla finestra.

Altro cambiamento importante su cui lavorare è la cultura della sicurezza,per ampliare la rete professionale di emergenza, ascolto e aiuto costituita dal Codice Rosso, i centri antiviolenza e il 112.

Il progetto Punti Viola di Donnexstrada (donnexstrada.org/punti-viola/) va in questa direzione: si tratta di luoghi sicuri in cui una persona che ha paura di essere vittima di violenza di genere si rivolga per chiedere aiuto a persone che sono state formate per questo sia da un punto di vista legale che psicologico. Al momento si tratta di 800 esercizi commerciali in tutta Italia, una rete territoriale che si pone l’obiettivo generale di attivare il singolo cittadino nel contrastare la violenza.

L’aiuto offerto può essere di vari tipi: far entrare la donna dentro al locale se essa è seguita ed assicurarsi che il pericolo cessi; chiamare le forze dell’ordine; indirizzare la vittima alla casa delle donne più vicina; indirizzare la vittima all’ospedale per accertamenti in caso ci sia stata una violenza sessuale. Ogni persona formata in un Punto Viola porta nella società gli strumenti di aiuto appresi, generando un cambiamento concreto e profondo, e così la sicurezza diventa cultura di solidarietà.

Altra iniziativa interessante in occasionedella Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne è la campagna nazionale di visibilità del numero 1522 contro la violenza e lo stalking. La campagna prende forma attraverso adesivi informativi che da metà novembre sono collocati all’interno dei camerini dei principali punti vendita di H&M in Italia. La scelta di questo spazio non è casuale: il camerino rappresenta un ambiente intimo dove le donne entrano da sole e possono sentirsi libere di leggere il messaggio, riflettere e, se necessario, contattare il servizio in totale riservatezza e sicurezza.

Dall’inizio dell’anno, H&M Italia ha avviato una collaborazione con Differenza Donna Ong e in particolare con La Casa di Differenza Donna a Roma, centro dedicato all’accoglienza e al supporto delle donne in uscita dalla violenza. La struttura offre consulenza legale, orientamento al lavoro e strumenti per l’empowerment femminile, oltre a ospitare anche due osservatori nazionali, uno sulla violenza contro le donne con disabilità e uno sulle sentenze in materia di violenza di genere.

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