È autunno: libri, zucche e foglie secche | Culture
Top

È autunno: libri, zucche e foglie secche

Consigli letterari per lettori appassionati: un occasione per rileggere dei grandi classici alcuni molto noti , altri meno.

È autunno: libri, zucche e foglie secche
Libri e autunno
Preroll

redazione Modifica articolo

9 Ottobre 2024 - 17.53


ATF

di Margherita Degani

“Poi l’estate svanisce e passa, e arriva Ottobre. Si fiuta l’umidità, si sente una chiarezza insospettabile, un brivido nervoso, una veloce esaltazione, un senso di tristezza e di partenza”così scriveva Thomas Wolfe.
L’autunno è infatti ormai arrivato spalancando le porte a una nuova e crepuscolare stagione. Mesi di profumi boschivi, candele accese, Pumpkin Pikes e tazze calde da gustare nel calore della propria casa, tra le rassicuranti coltri di abitudini pantofolaie. il tempo delle ombre e dei lettori, dei volumi e dei personaggi che ne popolano le pagine. Perché, come molti sanno, tutti i libri sono fatti di storie e di anime che prendono vita e si intrecciano a ravvivare le ore di chi vuole ascoltarle. Fuori, solo l’assordante silenzio di una pioggia che cade leggera e lo scricchiolio di foglie secche, sorprese ad accartocciarsi negli angoli del nostro giardino. Su questi mesi scende rapido, oltre l’orizzonte, anche il sole, i cui raggi lasciano troppo presto il proprio posto al riverbero rossastro delle fiamme nel camino.

A questo punto, caro lettore, assicurati di avere a portata di mano tè, biscotti e un plaid e seguici in un viaggio alla scoperta delle migliori atmosfere letterarie autunnali.

Audace, spiritoso e frizzante. Le Streghe di Eastwick, di John Updike, reso ulteriormente famoso dall’omonimo film con super cast del 1987, è ambientato in una tranquilla cittadina del New England, dove tre potenti streghe vivono la normalità dei pettegolezzi e della routine quotidiana. Ben presto, però, Alexandra, Jane e Sukie saranno destinate a scontrarsi con l’arrivo dello sfuggente e misterioso Darryl Van Horne, diavolo sotto mentite spoglie. Lasciamo allora alle pagine del romanzo il magistrale compito di descrivere le passioni, le invidie e le forze incontenibili che si scatenano sui protagonisti, a fronte dei loro inaspettati legami.

Sempre puntando le luci della ribalta sulle molteplici ed affascinanti interpretazioni della figura infernale, sulla pila dei suggerimenti si staglia ingegnoso l’inganno diabolico raccontato da Paulo Coelho in Il Diavolo e la Signorina Prym. Una storia capace di mescolare il torbido dei segreti, delle tentazioni, e della paura con una profonda fiducia nella forza nascosta di ogni essere umano: quella di saper scegliere tra le estreme prospettive di Bene e Male, riscattando sé stessi. Interessante che ancora una volta il ruolo da co-protagonista vittoriosa sia offerto ad una giovane donna, di umile estrazione, ma non per questo meno furba e sprovveduta.

Non poteva mancare, in una lista di rispetto, il colore giallo. Agatha Christie, adatta a qualunque circostanza, fornisce sempre buone idee. È il turno di Hallowe’en Party, incentrato sul misterioso assassinio della tredicenne Joyce, recentemente reinterpretato da Kenneth Branagh in Assassinio a Venezia. Conosciuta per l’abilità di arricchire -se non direttamente inventare- i propri racconti, la ragazza sceglie l’occasione della celebre e amata Festa delle Lumere per vantarsi di aver assistito ad un omicidio. Un errore dal risultato fatale, che la giallista Ariadne Oliver non esiterà a sottoporre all’acume dell’amico Poirot.

Per i più audaci, che non sappiano accontentarsi dell’aplomb e dell’equilibrato garbo inglese, Stephen King regala Le notti di Salem. Scritto nel 1975 ed ormai impostosi quale classico dell’Horror, si tratta del suo secondo e terrorizzante libro, che vede come protagonista uno scrittore alla ricerca di nuovi spunti letterari. Ritornato alla sua città natale in New England, ben presto la scopre in balia di nuove ed oscure potenze; tra ville inquietanti, case abbandonate e luoghi sperduti prende forma la sua esperienza ai limiti dell’umano. Stavolta, infatti, Ben Mears dovrà confrontarsi con qualcosa di gran lunga peggiore dell’ira degli editori insoddisfatti: i Vampiri sono già tra noi.

Come per il certamente noto L’incubo di Hill House, a sua volta riadattato dalla serie tv Netflix, Shirley Jackson ci regala un’altra storia perturbante, a tratti sottilmente comica, forse sardonica, dove il brivido del Male si insinua piano piano.
In Abbiamo sempre vissuto nel castello, la voce è quella di Mary Katherine, che ci accompagna tra le stanze della sua grande casa, in cui vive ormai da reclusa; di nuovo, è l’arrivo di un “estraneo/esterno” a rompere la sua pace. Ma non dimentichiamo un piccolo, lugubre dettaglio: tutti i membri della sua famiglia sono morti avvelenati anni prima. Tutto questo dove porterà i titubanti lettori?

Ai più quasi sconosciuto, e in gran parte sottovalutato, merita un piccolo cenno anche Ray Bradbury, stavolta attraverso la vena più fantastica della sua prolifica produzione. Tutt’altro che infantili e scontati, appaiono i racconti e i brevi romanzi (Il popolo dell’autunno, L’albero di Halloween, Il cimitero dei folli, Ritornati dalla polvere) della raccolta Halloween: La sagra delle ombre. Lasciando da parte le pagine più fantascientifiche e distopiche, lo scrittore si apre al mistero e alla metafora, sfruttando un universo di immagini fortemente evocative ed accattivanti, che non scadono mai nel banale proprio perché cercano di farsi portatrici di un significato più profondo. Adatto ai ragazzi, non più di quanto lo sia  agli adulti, è una porta aperta sul mondo degli incubi e del lato oscuro che si nasconde in ciascuno, descritto con la curiosità e la libertà di espressione di un bambino. Allo stesso modo Il paese d’Ottobre, ispirato ai suoi ricordi d’infanzia nel Mid-West, mostra ai lettori la parte nascosta della realtà; un “sottosopra” che può essere rivelato solo dalla luce autunnale, capace com’è di dare nuova forme alle cose, svelando la possibilità di mondi diversi e misteriosi.

Arrivati alla fine della corposa lista, lasciamoci avvolgere dalle spire di fumo della Trilogia della nebbia di Carlos Ruiz Zafon, l’autore spagnolo più letto nel mondo dopo Cervantes e, purtroppo, recentemente scomparso. Si tratta dei suoi primi tre romanzi (Il principe della nebbia, Il palazzo della mezzanotte, Le luci di settembre), raccolti in un solo volume, proprio in virtù del loro comune spirito. Da patti siglati con poteri demoniaci sulle coste dell’atlantico, all’enigma normanno di un fabbricante di giocattoli, passando per Calcutta, squassata da un treno in fiamme che tuttavia permetterà a due bambini di salvarsi. Sono sempre le atmosfere gotiche e fantastiche, inquietanti ed avvincenti, a costruire il percorso del lettore, sempre più desideroso di conoscere gli esiti di queste drammatiche vicende. Storie che trattano le pieghe dell’animo e che afferrano – ancora una volta- perché in grado di colpire il fulcro del nostro comune essere Umani.

Native

Articoli correlati