Debutta “Ventanas”, la casa editrice che vuole lanciare nel panorama editoriale italiano autori e libri ancora inediti e poco conosciuti. A fondare la casa editrice è Laura Putti, giornalista e traduttrice. Si tratta di un progetto che mira alla costruzione di una letteratura più variegata: in questo modo, i lettori hanno la possibilità di scoprire e leggere e forse amare anche la penna di scrittori particolari, che sono voci fuori dal coro, indomabili, trasgressivi, e certamente non allineati.
Tra i titoli in catalogo, figurano “La donna nuda” di Armonia Somers, una delle più grandi scrittrici femministe latinoamericane; “Anche gli alberi caduti sono il bosco” di Alejandra Kamiya, apprezzata per il suo stile di scrittura semplice, sintetica, ma di forte impatto emotivo. Nelle sue opere si sente spesso il forte richiamo alle sue origini, l’unione di due culture molto diverse tra loro, quella giapponese e quella argentina, ereditate rispettivamente dal papà e dalla mamma.
Ad aprile, è prevista l’uscita di “Italo”, scritto dal grande giornalista Bernardo Valli. Quest’ultimo, intimo amico di Calvino, ha deciso di dedicargli un libro, in occasione del centenario della sua nascita. Valli ha ripercorso la storia della loro lunga amicizia e ha ricostruito il percorso professionale e soprattutto umano di Calvino.
A maggio, sarà pubblicato “Memorie di un uomo particolare” di Emmanuel Bove, lo scrittore francese molto amato dai poeti, scrittori e drammaturghi come Colette, Rilke, Beckett, e dai cineasti come Wim Wenders e Jean-Pierre Darroussin. In particolare, il premio Nobel Peter Handke tradotto diversi testi di Bove, tra cui una biografia, in cui scrive che Bove “dovrebbe essere il santo patrono degli scrittori (puri), più di Kafka e alla stessa stregua di Anton Čechov e Francis Scott Fitzgerald”.
Ad Ansa, quando le viene chiesto di descrivere “Ventanas”, Laura Putti afferma che è “una realtà corale e composita”. In più si definisce una lettrice onnivora: “Sono un’onnivora letteraria. Leggo, analizzo e valuto senza pregiudizi. Il piacere della scoperta è intatto”.
