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“Testo – Come si diventa libro” è stato un successo: più di ottomila visitatori

La prima edizione del salone dell’editoria a Firenze ha ricevuto molti elogi positivi per l’organizzazione: oltre ai padiglioni, numerosi eventi e ospiti internazionali

“Testo – Come si diventa libro” è stato un successo: più di ottomila visitatori
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2 Marzo 2022 - 16.57


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di Vittoria Maggini

Questo fine settimana a Firenze si è tenuta la prima edizione di “Testo – Come si diventa libro”, il salone dedicato all’editoria creato da Pitti Immagine e che si è svolto alla Stazione Leopolda. Presenti all’evento settanta case editrici, tra grandi gruppi e indipendenti, ciascuna delle quali ha selezionato titoli di libri e novità letterarie da presentare nel proprio padiglione.

“Testo” è stato strutturato come un percorso esperienziale, che ha ricreato il ciclo di vita del libro in sette stazioni. Ogni stazione presenta una fase della vita di un libro: dal lavoro dello scrittore, a quello degli editor, traduttori, grafici, promotori e librai, fino al lettore.
I visitatori hanno avuto anche la possibilità di assistere a numerose presentazioni, incontri e laboratori pratici, oltre che dei programmi di visite guidate. Il tutto gratuitamente, previa iscrizione.

Presenti all’evento numerosi ospiti internazionali di alto profilo come lo scrittore israeliano Eshkol Nevo (“Le vie dell’Eden”), la newyorchese originaria di Addis Abeba Maaza Mengiste (“Il Re ombra”), recente vincitrice del Premio Gregor von Rezzori, e ancora la scrittrice e accademica britannica Katherine Angel, celebre per i suoi saggi su sessualità, femminismo, genere e psicoanalisi, lo storico tedesco Hans von Trotha.
Tanti anche gli autori e gli ospiti italiani, come Ilide Carmignani, Piero Dorfles, Veronica Raimo, l’illustratore e fumettista Manuele Fior.

Organizzare un nuovo salone del libro in questi tempi difficili è stata una scommessa. Proprio nell’ottobre 2021 i dati Istat avevano riportato un’ulteriore diminuzione del pubblico di lettori italiani, con forti divisioni tra regioni e fasce d’età.
Eppure, la formula dell’evento fiorentino sembra essere stata fortemente apprezzata: tra venerdì 25 e domenica 27, oltre 8.000 persone hanno varcato l’ingresso della Stazione Leopolda per visitare “Testo”.

Molto gettonati gli eventi e gli incontri con gli autori, cui io stessa non ho potuto partecipare poiché tutti sold out. Ho comunque preso i biglietti per visitare i padiglioni, spinta da una forte curiosità. C’era tantissima gente, dai ventenni ai più anziani, uomini e donne. La folla intorno ai padiglioni era concentrata e curiosa. Ho percepito, dentro e intorno a me, la voglia di riconnettersi al mondo della lettura, che modernità, tecnologia e pandemia spesso messo in ombra.
Dunque, a mio parere, quella di questa prima edizione di “Testo” è stata una scommessa decisamente vinta e un’iniziativa di cui avevamo bisogno. “È l’effetto che fanno i libri: catturano e trasportano in mondi altrove”, citando la frase di un post sulla pagina Facebook dell’evento.

La conferma del successo ottenuto arriva da Agostino Poletto, amministratore unico di Stazione Leopolda e direttore generale di Pitti Immagine, ha affermato: “E’ stata una bellissima prima edizione di Testo. Abbiamo vissuto tre giorni in cui la Leopolda è diventata habitat ideale per case editrici, professionisti dell’editoria, scrittori, e per il pubblico dei lettori, un vero contenitore di biblio-diversità. […] Abbiamo raccolto giudizi positivi sul formato innovativo del salone, sull’aspetto scenico del percorso tra i tavoli degli editori, e al tempo stesso sulla qualità degli eventi in calendario, che hanno avuto una partecipazione di pubblico incredibile. I risultati di questa prima edizione – ha concluso Poletto – sono promettenti per lo sviluppo futuro di questo nuovo appuntamento dell’editoria a Firenze”. Anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco Dario Nardella per il futuro auspicano un evento del genere all’anno.

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