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Amitav Ghosh racconta in versi la foresta ai ragazzi

Il nuovo libro dell' autore indiano, da oggi, 11 novembre in tutte le librerie, a cui seguirà un tour promozionale. Si tratta di un adattamento in versi di un episodio della leggenda di Bon Bibi

Amitav Ghosh racconta in versi la foresta ai ragazzi
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11 Novembre 2021 - 17.16


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Amitav Ghosh, uno dei più importanti scrittori indiani, ha riadattato un racconto molto famoso nei villaggi delle Sundarbans (la più grande foresta di mangrovie) mettendo in versi un tema a lui molto caro come quello del cambiamento climatico in un libro per ragazzi. Jungle nama – il racconto della giungla arriverà l’11 novembre nelle librerie italiane, edito da Neri Pozza con i disegni dell’artista Salman Toor e la traduzione dall’inglese a cura di Anna Nadotti e Norman Gobetti.

In occasione dell’uscita lo scrittore dovrebbe venire in Italia con un tour che partirà con un doppio appuntamento a Roma il 15 novembre alle 11.30 all’Istituto Europeo di Design-Ied per la Lectio Magistralis ‘What Do We Miss When We Speak of Sustainability?’ e alle 19.00 al Teatro Piccolo Eliseo con Marina Forti e Stefano Liberti e letture di Giuseppe Cederna. Successivamente andrà all’M9-Museo del 900 di Mestre-Venzia il 18 novembre, il 19 al Circolo dei Lettori di Torino e il 20 al Castello Sforzesco di Milano. Per l’81% dei giovani italiani il cambiamento climatico è un’emergenza globale e Ghosh si rivolge al loro nel suo libro, nonostante sia rivolto a qualsiasi fascia d’età.

Il racconto della giungla, adattamento in versi di un episodio della leggenda di Bon Bibi, è la storia di un ricco mercante avaro chiamato Dhona, del povero ragazzo Dukhey e di sua madre. È anche la storia del potente spirito Dokkhin Rai che appare agli umani come una tigre, di Bon Bibi la dea della foresta e di suo fratello guerriero Shah Jongoli. La versione originale è composta in un metro di versi bengalesi noto come dwipodi poyar, “verso a due piedi”, pensati per essere cantati, salmodiati e letti ad alta voce. “Quel reame apparteneva un tempo a Dokkhin Rai,/ spirito temibile che presto incontrerai./In avatar di tigre catturava gli umani,/ delle sue prede divorava ossa pelle mani” sono le parole con cui si apre il libro.

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