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Sempre meno gli italiani che leggono e l’effetto pandemia fa crescere il divario Nord-Sud

I dati allarmanti vengono presentati durante il Salone di Torino dal Centro per il libro e la lettura e dall'Associazione Italiana Editori

Sempre meno gli italiani che leggono e l’effetto pandemia fa crescere il divario Nord-Sud
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15 Ottobre 2021 - 20.22


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Le vendite dei libri aumentano, ma continua a diminuire la curva di lettori in Italia: ad oggi costituiscono il 56% della popolazione tra i 15 e i 75 anni, a fronte del 59% del 2020 e del 65% del 2019.

Con la pandemia sono aumentate anche le disparità legate al livello socio-economico, culturale e geografico. Come riportato da Tgcom24, al Nord i lettori sono passati dal 63% (2019), al 60% (2020) e al 59% (2021); valori simili al Centro 61% (2019), 57% (2020), 56% (2021), mentre al Sud si passa dal 41% (2019) al 40% (2020) e al 35% (2021). Questi sono i dati emersi dalla ricerca del Centro per il libro e la lettura (Cepell) e dell’Associazione Italiana Editori (Aie), presentata al Salone del Libro di Torino nel convegno “Leggere in pandemia #1 – Nuovi percorsi di lettura degli italiani”

E non è tutto. Dei lettori italiani, quelli laureati sono l’84% (in calo di 7 punti percentuali in due anni), mentre i coloro che hanno un titolo di studio inferiore sono il 36% (in calo di 14 punti).

La fascia d’eta 15-17 anni è quella in cui si registra il calo più robusto: sono i ragazzi che hanno scaricato e utilizzato, quindi un’altra forma di lettura, milioni di contenuti didattici integrativi per la didattica a distanza
   
Un mercato oramai dipendente da pochi e sempre più forti lettori, i quali leggono mediamente 17 libri l’anno, 3 in più di quanti non ne leggessero nel 2020, e comprano anche più di prima: in media 12,3 libri, due e mezzo in più dell’anno precedente. Si mantiene invece intatto il differenziale tra uomini e donne: entrambi leggono meno di prima (sono lettrici il 60% delle donne, lettori il 52% degli uomini).

“È da tempo che diciamo che la lettura è un’emergenza nazionale. Come evidenziato dalla ricerca, la vera emergenza è proprio questa: le disparità all’interno della società italiana” ha spiegato il presidente dell’Aie, Ricardo Franco Levi, al convegno. Marino Sinibaldi, presidente del Cepell, ha aggiunto: “Il divario si è approfondito, come altre disuguaglianze durante la pandemia. Questo è il campo della sfida e di un necessario cambio di rotta”.

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