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Andrea Camilleri confessa: non ci vedo più ma scrivo sempre

A "Più libri più liberi" lo scrittore spiega come continua a scrivere i suoi romanzi sull'impagabile commissario Montalbano

Andrea Camilleri confessa: non ci vedo più ma scrivo sempre
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11 Dicembre 2017 - 11.07


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Il padre del commissario Montalbano non ci vede ma continua a scrivere. Andrea Camilleri lo ha detto ai lettori adoranti accorsi a sentire il 92enne scrittore siciliano a “Più libri più liberi”, la manifestazione della piccola e media editoria tenuta all’Eur a Roma, alla “Nuvola”.

In un incontro con Marino Sinibaldi, direttore di Radio Tre, Camilleri ha ricordato di essere praticamente “cieco”, ma senza la vista “gli altri sensi si riacutizzano”. E ha aggiunto che “la memoria è diventata più forte, ricordo più cose di prima con molta lucidità e scrivo sempre”. Certo, ha ammesso che così è più lento rallegrando – ha commentato con autoironia – chi sostiene che scrive troppo. Per raccontare le sue storie dice di crearsi nella mente “un teatrino visivo” che gli permette di ricordare ciò che ha dettato. L’unico neo dell’appuntamento: molti sono rimasti fuori perché tanti erano accorsi ad ascoltare l’autore del commissario del paese immaginario di Vigata pubblicato da Sellerio

 

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