Solo poche settimane fa le azzurre hanno conquistato il mondiale di volley femminile, ora è il turno della squadra maschile, diventati oggi campioni del mondo. Alzando la coppa due volte consecutive, l’Italia si è guadagnata un prestigio indiscutibile nel panorama della pallavolo. Non è un successo che accade tutti i giorni: entrambe le nazionali trionfano nello stesso anno, un risultato storico che si era verificato solo un’altra volta, nel 2022, sempre con l’Italia.
Gli azzurri si sono presentati al torneo da campioni in carica e sin dall’inizio hanno dato prova del loro valore. Nel girone F, composto da Belgio, Ucraina e Algeria, hanno iniziato con una vittoria netta contro gli algerini. Contro il Belgio è arrivata invece una sconfitta amara in una partita combattuta. Ma la reazione dei nostri uomini è stata immediata battendo l’Ucraina 3-0, ottenendo così l’accesso agli ottavi di finale.
Nella fase a eliminazione diretta la squadra ha mostrato il meglio del suo repertorio: contro l’Argentina gli azzurri hanno vinto 3-0 con un incredibile Michieletto. Nei quarti gli uomini di De Giorgi si sono presi la rivincita contro il Belgio con una vittoria schiacciante (3-0) firmata da Giannelli e Russo. Anche la semifinale contro la Polonia ha confermato lo strapotere azzurro, un altro 3-0. La finale con la Bulgaria non è stata dominata come le partite precedenti, ma nel set decisivo gli azzurri sono stati impeccabili vincendo 3-1 e sollevare così la coppa.
Un successo che premia un gruppo giovane ma già maturo, capace di esprimere talento e compattezza. A guidare il cammino è stato soprattutto il capitano Simone Giannelli: palleggiatore raffinato e leader carismatico, ha dettato il gioco con maestria, come dimostrato in particolare nei quarti contro il Belgio. Fondamentale anche Alessandro Michieletto, miglior realizzatore nella sfida con l’Argentina e ormai temuto da tutte le difese avversarie. Ma la vera forza degli azzurri è stata la coralità: una squadra equilibrata, solida in ricezione e imprevedibile in attacco.
Un grande merito va anche all’allenatore Ferdinando De Giorgi, che ha plasmato un gruppo di stelle pronte a dare il massimo. Nonostante le difficoltà, come la delusione olimpica, sono riusciti a trasformare la frustrazione in energia, costruendo una squadra equilibrata, solida in ricezione e imprevedibile in attacco.
Con questo trionfo gli azzurri non solo scrivono un’altra pagina storica della pallavolo italiana, ma consolidano anche il ruolo del Paese come modello mondiale del volley, capace di garantire una continuità senza precedenti.