Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.
di Greca Orru
È possibile una tregua tra Israele e Hezbollah finalmente si apre uno spiraglio di pace, alle 3 italiane è scattato il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Dopo oltre un anno di combattimenti che hanno devastato la regione.
Questo terribile conflitto ha causato migliaia di morti e costretto centinaia di migliaia di persone a lasciare le loro case in Libano ed Israele.
L’accordo a cui sono arrivati è stato articolato in tre fasi e prevede:
– una tregua iniziale seguita con il ritiro delle forze di Hezbollah a nord del fiume Litani e il ritiro delle truppe israeliane dal Libano meridionale entro 60 giorni.
Successivamente, si avvieranno negoziati per definire i confini che attualmente sono basati sulla linea tracciata dall’ONU dopo la guerra del 2006.
Nel mentre a Beirut le strade si sono animate con festeggiamenti per l’imminente tregua, alcune persone hanno sparato colpi in area dalla gioia ma la tensione resta sempre palpabile.
L’esercito israeliano ha chiesto ai civili di non rientrare nelle aree evacuate per motivi di sicurezza, mantenendo il proprio presidio militare al confine.
Intanto, anche Hamas ha dichiarato di essere pronto a negoziare una tregua nella Striscia di Gaza, con un possibile accordo per lo scambio di prigionieri. Il bilancio di questa guerra rimane drammatico: secondo dati di Hamas e ONU, oltre 44.000 palestinesi, in gran parte civili sono stati uccisi nelle operazioni israeliane nella striscia di Gaza.
Ad oggi questa tregua offre un’opportunità per ridurre le tensioni, ma resta da vedere se i negoziati riusciranno a consolidare una pace duratura.
