Bruce Springsteen riapre i suoi archivi e farà uscire venerdì Tracks II, un cofanetto che raccoglie sette album rimasti per anni chiusi in cassaforte. In totale saranno 83 brani, di cui 74 completamente inediti, registrati tra il 1983 e il 2018.
Non si tratta di demo o versioni alternative, ma di veri e propri dischi completi mai pubblicati. Alcuni erano già mixati e masterizzati poi messi da parte dallo stesso Springsteen: “Sono le strade che non ho preso” ha detto al New York Times.
Tra i produttori figura Ron Aniello, suo collaboratore dal 2010. Nessuna voce nuova è stata aggiunta: “Sono le registrazioni originali”, ha spiegato il produttore. In alcuni casi sono stati inseriti elementi orchestrali o migliorata la qualità del suono.
Il cofanetto ripercorre percorsi musicali mai approfonditi: dalle L.A. Garage Sessions del 1983, registrazioni lo-fi realizzate da solo con una drum machine, alle Streets of Philadelphia Sessions, legate al celebre brano premio Oscar. Dall’album in stile country Somewhere North of Nashville, a Inyo registrato con una band mariachi, l’orchestrale Twilight Hours, fino alla colonna sonora Faithless, scritta per un film mai realizzato. Chiude Perfect World, raccolta rock con brani dagli anni ’90 fino a un decennio fa.
Come scrive Alessandro Baldini su Ansa, il progetto è nato durante la pandemia, mentre Springsteen trattava la cessione del suo catalogo musicale alla Sony per 550 milioni di dollari. In quel periodo ha cominciato a rivedere il materiale d’archivio, anticipando anche un terzo cofanetto, Tracks III, con altri cinque album ancora senza data di uscita.
Per chi volesse una selezione più leggera, è prevista anche una versione da 20 tracce, Lost and Found.
Intanto, Springsteen arriva anche al cinema: dal 23 ottobre sarà nelle sale italiane Springsteen: Liberami dal Nulla, film diretto da Scott Cooper con Jeremy Allen White nel ruolo del Boss. Il film racconta la nascita di Nebraska, l’album acustico del 1982 che segnò una svolta personale e artistica per il rocker del New Jersey. È tratto dal libro di Warren Zanes Deliver Me from Nowhere.