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A breve l'inizio del Rach Festival: l'omaggio a Rachmaninov da parte dell'Orchestra Sinfonica di Milano

La kermesse composta da quattro concerti dedicati a Rachmaninov inizierà il 13 aprile. Dirige l'orchestra Claus Peter Flor, mentre al piano suonerà Alexander Romanovsky

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Rachmaninov
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12 Aprile 2023 - 15.45


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«Io sono me stesso soltanto nella musica. La musica basta a una vita intera, ma una vita intera non basta alla musica». Da queste parole si può percepire quanto fosse essenziale la musica per Sergej Rachmaninov. La sua fama mondiale non si è estinta dopo la sua morte: Rachmaninov è infatti considerato uno dei maggiori compositori e pianisti russi di sempre e l’orchestra Sinfonica di Milano ha deciso di dedicargli un festival in quattro parti, in occasione dei 150 anni dalla nascita.

Il Rach Festival sarà suddiviso in quattro appuntamenti, per una durata complessiva di due settimane. Lo scopo del festival è quello di omaggiare il compositore, riportando alla vita la sua migliore produzione, dai Concerti per pianoforte alle Danze sinfoniche; ma non è tutto. Per rendere l’esperienza ancora più immersiva, proprio come se tramite essa si accedesse all’epoca nella quale Rachmaninov ha vissuto, verranno accostate alle sue composizioni anche le creazioni di altri artisti suoi contemporanei come Edward Elgar, Claude Debussy e Maurice Ravel.

Per tutta la durata del festival l’Orchestra Sinfonica di Milano, con il suo direttore Claus Peter Flor, sarà accompagnata dal pianista ucraino naturalizzato italiano Alexander Romanovsky.

Il primo dei quattro appuntamenti della kermesse si terrà giovedì 13 aprile con l’esecuzione di Concerto n°1 per pianoforte e orchestra accostato alla Petite Suite di Claude Debussy e Ma mère l’oye di Maurice Ravel.

Per il secondo appuntamento, che si terrà domenica 16, l’Orchestra omaggerà Rachmaninov con la prima opera matura del compositore, che fu presentata a Mosca il 9 novembre 1901: il Concerto n° 2. Per l’accompagnamento, invece varranno suonati gli adattamenti per orchestra di Ottorino Respighi di Études-Tableaux, nello specifico dell’op. 33 e dell’op. 39. Anch’essi provengono dalla mente del compositore russo, ma in principio erano solo studi di pianoforte in seguito orchestrati da Respighi.

Il 20 aprile, invece, le Enigma Variations di Edgard Elgar faranno da introduzione al Concerto n°3 per pianoforte e orchestra di Rachmaninov. A conclusione di questo percorso, domenica 23 L’Orchestra Sinfonica terrà un concerto interamente dedicato al compositore russo-americano con il Concerto n°4e le Danze sinfoniche.

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