L’80/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia premia con il Leone d’Oro alla carriera Liliana Cavani, la regista che ha scritto pagine importanti della nostra cinematografia. Il suo è un cinema che non ha mai avuto paura di andare controcorrente, volutamente divisivo e sempre alla ricerca di nuovi interrogativi da sottoporre al pubblico. Oltre alle grandi opere degli anni ‘70 come “Portiere di Notte” e “La Pelle”, ricordiamo anche “Il Gioco di Ripley” del 2002, pellicola dove ha diretto John Malkovich e che le ha valso il successo internazionale.
“Sono molto felice e grata alla Biennale di Venezia per questa sorpresa bellissima”, ha dichiarato Cavani ad ANSA. Una partecipazione regolare quella della Cavani alla Mostra, che l’ha vista partecipare anche all’interno della giuria d’onore.
Alberto Barbera, il direttore del Settore Cinema della Biennale, a proposito del prestigioso riconoscimento consegnato alla regista, ha detto: “protagonista tra i più emblematici del nuovo cinema italiano degli anni Sessanta, con un lavoro che in seguito attraversa oltre sessant’anni di storia dello spettacolo, Liliana Cavani è un’artista polivalente capace di frequentare la televisione, il teatro e la musica lirica con il medesimo spirito non convenzionale, e la stessa inquietudine intellettuale che hanno reso celebri i suoi film. Il suo è sempre stato un pensiero anticonformista, libero da preconcetti ideologici e svincolato da condizionamenti di sorta, mosso dall’urgenza della ricerca continua di una verità celata nelle parti più nascoste e misteriose dell’animo umano, fino ai confini della spiritualità”.
L’altro premio alla carriera per l’attore Tony Leung Chiu-wai. “È uno degli interpreti più carismatici del cinema contemporaneo” – lo descrive Barbera – ”la cui eccezionale carriera è stata in grado di evolversi in parallelo allo sviluppo del cinema in chiave transnazionale e globale. Affermatosi come star della scena pop di Hong Kong negli anni Ottanta, è internazionalmente riconosciuto come uno degli attori più significativi e versatili della sua generazione, in grado di dare vita a personaggi indimenticabili nei generi più vari e a ogni latitudine”.
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