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La mostra a Parma per il secolo di moda e pubblicità

Una mostra composta da 150 opere a Parma per rimarcare il rapporto tra moda e pubblicità.

La mostra a Parma per il secolo di moda e pubblicità
Fonte: repubblica.it
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10 Settembre 2022 - 18.22


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A Parma prende il via una mostra rivolta al collegamento fra la moda e la pubblicità: l’obiettivo, raccontare anche, tramite 150 opere di fine Ottocento e metà Novecento, la storia del costume in Italia in quel periodo. Gli ideatori della moda, tentando di affermarsi su un mercato dominato dai francesi per gli abiti femminili e dagli inglesi per quelli maschili, puntarono tanto sulla comunicazione: non solo riviste e locandine, ma anche il cinema, facendo così crescere sia la moda che la comunicazione pubblicitaria.

Il tema della mostra, che sarà in programma dal 10 settembre all’11 dicembre alla Fondazione Magnani-Rocca (Mamiano di Traversetolo), è ”Moda e pubblicità in Italia 1850-1950”.
Si passa dalle misteriose ‘dame fin de siècle’ proposte da Aleardo Villa, Leopoldo Metlicovitz, Marcello Dudovich nei manifesti dei Magazzini Mele, con un’eleganza sopraffina che riflette le volontà di una nuova classe borghese in crescita, alle sottili, diafane “donne-crisi” degli anni Venti, che vogliono finalmente vedersi indipendenti e liberate dalla schiavitù dei corsetti e delle stecche di balena, fino ad arrivare all’energica, dinamica e sportiva donna moderna, che viene abbozzata dallo stesso Dudovich nelle pubblicità degli anni Trenta per La Rinascente.

Le battaglie femminili di inizio Novecento per la conquista di maggiore indipendenza incidono su tanti aspetti: dalla lunghezza delle gonne e il taglio dei capelli fino ai gesti, e il linguaggio del corpo; inoltre, incideranno pesantemente anche le limitazioni introdotte alla fine degli anni Trenta, dovute alle sanzioni economiche inflitte all’Italia a causa della sua politica coloniale, dando così origine a nuovi vincoli di decoro, nuove regole e all’uso di materiali autarchici.

Tra il XIX e il XX secolo due fattori contribuiscono allo sviluppo del mercato dell’abbigliamento: l’avanzata, con la seconda rivoluzione industriale, di nuove parti sociali che puntano a partecipare e a rimarcare il proprio ruolo sul palcoscenico della società, e la conseguente nascita dei ‘Grandi Magazzini’; nati in Francia e diffusi in breve tempo in Italia, in tutta Europa e negli Stati Uniti, furono una nuova forma di offerta al consumo.

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