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Una lettera del 1424 appena ritrovata ci racconta di Donatello e i suoi rapporti con Prato

Dopo anni in cui se n'era persa ogni traccia, una lettera scritta da Matteo degli Organi nel 1434 con protagonista Donatello e la sua arte, ritorna all'Archivio di Stato di Prato, dove sarà esposta n una mostra aperta al pubblico.

Una lettera del 1424 appena ritrovata ci racconta di Donatello e i suoi rapporti con Prato
Lettera di Matteo degli Organi del 1434
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12 Maggio 2022 - 17.02


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L’archivio di Stato di Prato rende oggi nota una scoperta fuori dal comune: una lettera scritta da Matteo degli Organi nel 1434, in cui si parla del grande artista Donatello andata perduta nell’Ottocento, è stata finalmente recuperata.

E’ stato Alberto Batisti, direttore artistico della Camerata strumentale Città di Prato ad accorgersi, nell’agosto 2021, dell’enorme valore della lettera e a dare il via al recupero del documento, dopo aver ricevuto la segnalazione di una lettera su Donatello che circolava sul mercato antiquario, informa Diana Toccafondi, soprintendente archivistica e bibliografica della Toscana. Ma facciamo un passo indietro.

La lettera, la sua storia, e una serie di iniziative per fare conoscere i documenti che raccontano l’attività di Donatello a Prato, sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, sono state raccontate oggi all’Archivio di Stato. A prendere la parola e a narrare le operazioni di recupero e analisi della lettera sono stati Diana Marta Toccafondi, Leonardo Meoni e Alberto Batisti. Tra i presenti, anche l’assessore alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani.

La palla è poi passata a Leonardo Meoni, direttore dell’ Archivio di Stato di Prato, che ha condotto una finissima ricerca: viene confermato che il documento era stato precedentemente segnalato all’Archivio del patrimonio ecclesiastico, ente istituito dal Granduca Pietro Leopoldo nel 1783-85 per gestire i patrimoni e gli archivi provenienti dalle compagnie di devozione e da alcune chiese e conventi. Il proprietario, venuto a conoscenza dell’origine e della storia della lettera, ha restituito il documento all’Archivio di Stato di Prato. Ne aveva recentemente segnalato la scomparsa anche il professor Francesco Caglioti, curatore della mostra “Donatello, il Rinascimento” in corso a Firenze.

“La lettera rappresenta una fonte documentaria fondamentale per comprendere l’attività pratese di Donatello e i rapporti dell’artista con la committenza nella realizzazione del pulpito esterno della Pieve, oggi Cattedrale, costruito per le ostensioni pubbliche del Sacro Cingolo mariano”, sottolinea Diana Toccafondi. Si tratta, infatti, di una lettera che Matteo da Prato (1391 – 1465), detto anche Matteo degli Organi per la sua professione di maestro d’organi, scrive il 19 giugno 1434 agli Operai del Sacro Cingolo su richiesta di Donatello. Matteo degli Organi informa i committenti pratesi che Donatello ha terminato la prima “storia” (cioè la prima formella) per il pulpito della Pieve di Prato. La lettera continua comunicando la buona disposizione di Donatello a proseguire il lavoro, soprattutto se incoraggiato da “qualche danaio” da spendere per le prossime feste di San Giovanni. Matteo ci racconta di un Donatello di “piccolo pasto”, che si accontenta di pochi soldi, se però giustamente riconosciuto come il genio architettonico che è. Scrive anche che “tutti coloro che se ne intendono vanno dicendo che mai si vide simile storia”.

Proprio per dare la giusta importanza al ritrovamento, frutto di minuziose ricerche e responsabilità civiche rispettate, l’Archivio di Stato di Prato, a partire da lunedì 9 maggio, presenterà una mostra in cui, insieme alla lettera ritrovata, saranno esposti i pezzi più significativi del notevolissimo corpus documentario riguardante Donatello conservato a Prato. La mostra resterà aperta fino al 2 settembre.  Per l’inaugurazione, alle 16.30, il professor Francesco Caglioti terrà nella sala conferenze dell’Archivio di Stato una prolusione su Donatello e la storia del cantiere del pulpito pratese dal titolo: Donatello per Prato.

a cura di La.Rega

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