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Eurovision Song Contest 2022. Buone promesse e malaugurate presenze

La 66ª edizione del concorso canoro europeo si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio, fra tormentoni e tiktoker

Eurovision Song Contest 2022. Buone promesse e malaugurate presenze
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9 Maggio 2022 - 20.01


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di Lucia Mora

Ci siamo quasi: dal 10 al 14 maggio, presso il PalaOlimpico di Torino, si terrà la 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest. Grazie alla vittoria dei Måneskin con Zitti e buoni nell’edizione precedente, il concorso canoro tornerà in Italia dopo oltre cinquant’anni e sarà condotto da Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan. Si tratta di un evento di dimensioni considerevoli e il capoluogo piemontese si prepara da mesi ad accogliere le migliaia di spettatori che arriveranno in città. 

In attesa di sapere quali sono i brani che si qualificheranno per la finale, i bookmaker hanno individuato i 9 Paesi con più quotazioni per contendersi il podio. Si parte dai Paesi Bassi, con una ballad d’amore della cantautrice olandese S10. Segue la Norvegia con i Subwoolfer, un duo mascherato che presenta la favola di Cappuccetto Rosso in versione trash (e se questi sono tra i favoriti…). Tormentone anche per la Spagna che candida SloMo, popstar che – come la ballad di Ochman per la Polonia – sembrerebbe più adatta alle classifiche dello scorso decennio.

I restanti cinque nomi sono Grecia, Regno Unito, Svezia, Italia e Ucraina. Tralasciando una Grecia abbastanza anonima con Amanda Tenfjord, di Blanco e Mahmood si è già ampiamente parlato e, tutto sommato, si è fatto un gran parlare anche del rappresentante britannico, tal Sam Ryder. È diventato una star di TikTok durante la pandemia grazie alle sue cover e punta a “vendicare” la disfatta del Regno Unito, arrivato ultimo alla scorsa edizione. Attenzione anche agli ultimi due nomi, Cornelia Jakobs per la Svezia e la Kalush Orchestra per l’Ucraina: la prima potrebbe fare bene, grazie a un pezzo pop che tra struttura, arrangiamento e voce ha le carte in regola per ottenere un buon posto in classifica; lo stesso vale per la seconda che, al di là di attuali questioni geopolitiche, si presenta con un brano folk e hip hop che potrebbe replicare il buon risultato del 2021.

Purtroppo, per disgrazia nostra e della musica tutta (ma con inspiegabile gaudio da parte della Repubblica di San Marino), a prendere parte al contest europeo ci sarà anche Achille Lauro. A tal proposito, lo scorso 3 maggio «la Repubblica» titola: “Achille Lauro incendia il palco di Eurovision 2022”. Ohibò. Che abbia finalmente dato qualche piccolo segno di talento? Che abbia “incendiato” gli animi degli astanti con un’esibizione indimenticabile? Macché: ha solo incendiato il palco, letteralmente. «Al termine dello show, il performer ha incendiato il palco dell’Eurovision 2022 con nebbia e fiamme». Ah, ecco. Pareva strano.

Dalla classifica del talento e della bravura Achille Lauro è giustamente escluso, ma in quella del FantaEurovision potrebbe persino fare bene. Proprio così: il gioco che ha fatto impazzire (letteralmente: Massimo Ranieri che disperato dice “Papalina” per i nipoti è preoccupante) la kermesse sanremese ci sarà anche per l’Eurovision. I giovani marchigiani inventori del gioco hanno già pensato a un nuovo regolamento e a nuovi bonus. Per esempio, si possono guadagnare 15 punti baciando qualcuno sulla bocca, 10 punti mostrando i capezzoli o 10 punti suonando con uno strumento in fiamme (o che comunque emette scintille durante l’esibizione). Qui sì che l’incendiario Lauro potrà dire la sua ed essere un avversario pericoloso. Son competizioni serie, queste.

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