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"Jeff Koons come memoriale degli attentati? No grazie"

In Francia artisti e addetti ai lavori contro la scultura di tulipani che Parigi installerà in ricordo degli attacchi del 2015 al Bataclan e agli altri luoghi

"Jeff Koons come memoriale degli attentati? No grazie"
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redazione Modifica articolo

23 Gennaio 2018 - 16.40


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Una scultura di Jeff Koons, l’autore di opera scintillanti e molto glamour, come memoriale per le vittime del Bataclan e degli attentati parigini del 13 novembre 2015? No grazie. Artisti e persone del mondo dell’arte hanno scritto una lettera aperta pubblicata dal quotidiano Libération chiedendo che, per ragioni estetiche e per ragioni pratiche, la città abbandoni il progetto di installare “Bouquet of Tulips” dell’artista americano. Hanno firmato il documento tra altri Christian Boltanski, Jean-Luc Moulène, il regista Olivier Assayas, Nicolas Bourriaud, già ministro della cultura con François Mitterand.

L’opera dovrebbe essere collocate tra il Musée d’Art Moderne de la Ville e il Palais de Tokyo, davanti a un colonnato. Koons donò la scultura a Parigi come dono statunitense alla Francia. Costruire però la grande scultura e installarla ha un costo non incluso e stimato sui 3,5 milioni di euro. L’opera sarà in acciaio, bronzo e alluminio e, ha detto l’artista, è ispirata a dipinti di Jean-Honoré Fragonard e Pablo Picasso.

I firmatari, con qualche ragione considerando quanto è appunto scintillante di solito la scultura dell’americano, affermano che la scultura è inadatta al tema, che impedirà da alcuni punti la vista della Torre Eiffel, che è un’operazione economicamente irresponsabile, che il marciapiede non potrà reggere quelle 30 tonnellate di peso, e che non c’è stato alcun concorso per artisti per proporre alternative.
A suo tempo Isabel Pasquier, critico di “France Inter”, disse al New York Times: “Che si apprezzi la sua arte o meno, Jeff Koons è un uomo d’affari e abbiamo rapidamente capito che stava offrendo Parigi a se stesso come un dono”. Il nome dell’artista a suo tempo apparve a lungo sui media di gossip e rosa, e quelli italiani, perché è stato marito di Ilona Staller in arte la pornostar Cicciolina.

 

 

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