Si infiamma di nuovo lo scontro fra catalani e Madrid e stavolta investe il Museo Lleida, nella Catalogna occidentale: 44 opere religiose reclamate dal monastero di Sijena, in Aragona, lunedì 11 dicembre sono state prese in carico e scortate da una settantina di agenti della Guardia Civil. La Catalogna lo ritiene un atto illegale e minaccia di denunciare il governo centrale. Manifestanti in strada hanno contestato l’azione.
Quelle 44 opere sono diventate un simbolo dell’indipendenza catalana. Lo scontro sul loro possesso è di lunga data: dal Monasterio di Santa Maria de Sijena nella vicina Aragona il dittatore Franco portò via una serie di pezzi e li fece depositare presso istituzioni catalane. Alcuni pezzi sono stati restituiti; altri, tra cui un sarcofago medioevale, no. Secondo un blog sul sito del giornale Periódico la Guardia Civil ha formato un cordone davanti alla folla di manifestanti, pacifica, contraria all’azione. Gli agenti hanno agito sulla base di una sentenza di un tribunale aragonese del 2015 che stabiliva la restituzione delle opere. Dopo che la spinta indipendentista catalana si è affievolita, il ministro della cultura spagnolo ha firmato Iñigo Méndez de Vigo ha firmato l’ordine di restituzione fissando come scadenza domenica 10 dicembre.